La Stampa - Consultazione Archivio

Si apre la scuola di profezia con 8 Premi Nobel in cattedra Dal 1° marzo al Teatro Nuovo l'iniziativa del Futurama Si apre la scuola di profezia con 8 Premi Nobel in cattedra La manifestazione culturale organizzata dalla Fondazione Agnelli - Dall'innovazione urbana al cinema d'anticipazione - Computer e creatività umana; frontiere tecnologiche I tanti tentativi di predire il futuro, su basi scientifiche e no, si sono sempre, finora, scontrati con una realtà che, anni dopo, li ha resi o patetici o ridicoli e sempre sconsolatamente falsi. L'unico, vero modo di leggere 11 domani è quello d'accontentarsi d'una visione parziale analizzando le conseguenze future delle scelte presenti: cercando, cioè, nell'oggi le sparse notizie degli anni che verranno. E' quanto si propone, rifiutando la tentazione di disegnare uno scenario globale -che riporterebbe alle debolezze metodologie/le della futurologia Anni 60-, Futurama: un mosaico di -notizie, immagini, cose dal domaniche, organizzato dalla Fondazione Agnelli, s'inaugurerà il 1° marzo al Teatro Nuovo. E' una rassegna che, come commenta il direttore della Fondazione, dott. Marcello Pacini, -nasce come sorta di compendio di due ricerche, incominciate due anni fa e che avevano come tema, rispettivamente, "Il mercato del lavoro in Italia e Piemonte riportato al 1990 e al 2000" e "L'avvenire tecnologico del nostro Paese"-. L'intarsio di cui si compone «Futurama» consta di cinque diverse visioni del futuro elaborate «ricorrendo alle cose»: realizzando, cioè, una scelta culturale che si propone di estendere anche, se non soprattutto, alla gente comune l'analisi dei risultati trasfor- mando in seria divulgazione un serio discorso scientifico. E, rispondendo a questa -filosofia-, è stata strutturata la grande mostra sul -futuro della città e della casa- che comprende una retrospettiva (forse più divertimento che scienza) in cui si espongono disegni e plastici di disegnatori e architetti futurologi, dalla nascita della rivoluzione industriale ai giorni nostri. La seconda sezione, dedicata ai contemporanei, incastra l'utopia alla concretezza dell', innovazione urbana-. Sempre ritmata sul tema dell'immaginario, al Teatro Nuovo, si terrà una rassegna dal titolo -A scuola di profezia- che. proponendo 50 film di fantascienza, valuterà limiti e portata del -cinema d'anticipazione- attraverso un itinerario dagli Anni 30 alle pel¬ licole di Meliés. Più breve, più pragmatico l'altro .viaggio., previsto, ancora al Nuovo, che si snoda raccontando, con l'aiuto della multivislone. -la storia del rapporto fra progresso tecnologico ed Europa-: 26 proiettori illustreranno «a raffica., su un grande schermo, l'evolversi di questa interrelazione. Il 3 marzo una conferenza di due scienziati del Massachusetts Institute of Technology, Dertousos e Negroponte, su -Uso del computer e creatività umana.., darà inizio a un prestigioso ciclo di otto incontri di divulgazione scientifica: -Per questi appuntamenti — spiega il dott. Pacini — arriveranno a Torino premi Nobel e ricercatori esperti delle varie aree tecnologiche. Alle 21 si rivolgeranno, al Teatro Nuovq. al grande pubblico; il pomeriggio successivo, all'Università o al Politecnico, avranno come uditorio "addetti ai lavori e studenti"-. Dal 2 al 31 marzo*, inoltre, al Centro storico della Fiat in via Correggio 5, si terrà la mostra -La frontiera tecnologica- realizzata con la collaborazione di Mlt, Bown University, Nasa, centri di ricerca nazionali e esteri e delle maggiori industrie nazionali (dalla Fiat Auto all'Aeritalia, dalla Slp alla 6tet alla Olivetti). Tre gli argomenti: tecnologie di base; tecnologie e vita quotidiana; grandi sistemi: mare e spazio. Sarà una esposizione che utilizzerà, ovunque possibile, le «cose, della tecnologia, «dal vero» e funzionanti, con un vasto corredo di audiovisivi esplicativi. Renato Rizzo Un'illustrazione sulla «città del domani» che verrà esposta, al Nuovo, nell'ambito di «Futurama»