Il dollaro scende a 1380 Venezuela: cambi bloccati

Il dollaro scende a 1380 Venezuela: cambi bloccati Il dollaro scende a 1380 Venezuela: cambi bloccati La situazione dei prezzi petroliferi aggrava la crisi di Caracas - Mercati chiusi per 48 ore ROMA — Ieri, in Italia, il dollaro ha perduto terreno scivolando verso quota 1380,75 lire contro le 1387,50 di venerdì. L'altalena della moneta Usa prosegue anche sulle altre piazze. A Francoforte, in particolare, la moneta statunitense è tornata ben al di sotto di quota 2,4 marchi, segnando al fixing di ieri una quotazione di 2,3928 marchi. Va tuttavia rilevato che il volume degli scambi è modesto e l'andamento di ieri è stato forse poco indicativo per effetto della sospensione festiva (si celebrava (a nascita di Washington) dell'attività finanziaria negli Stati Uniti. Si attendono inoltre le reazioni dei mercati, e soprattutto di quelli Usa, alla notizia del forte ribasso del greggio nigeriano e a quella, non ancora confermata, di una ancora più ingente riduzione per i greggi dei Paesi del Golfo. Sempre legato alla situazione petrolifera internazionale, è da segnalare in campo valutario l'aggravarsi della crisi finanziaria del Venezuela. Ieri il governo di Caracas ha decretato la sospensione di tutte le attività di cambio di valute per 48 ore fino a domani a causa delle dimensioni assunte dalla fuga dei capitali e il' conseguente salasso subito dalle riserve monetarie. Alla riapertura dei mercati verranno certamente imposti dei controlli sui cambi. Al cedimento del dollaro ha corrisposto per la lira un ulteriore arretramento nei confronti del marco, che sale a 577,255 contro le 576,965 di venerdì. Il franco francese sale da 203,44 a 203,56. Fuori dello Sme, la sterlina cede per effetto del ribasso del prezzo del petrolio annunciato venerdi scorso da Londra: la sterlina è scesa a 2124,475 lire, perdendone 17 da venerdì quando chiuse a 2141,775. Cala anche il franco svizzero che viene dato a 692,795 ri-