Sarà la figlia Ute a difendere Barbie

Sarà la figlia Ute a difendere Sartie Sta raccogliendo prove in suo favore Sarà la figlia Ute a difendere Sartie PARIGI — Il nazista Klaus Barbie, incarcerato a Lione, dove nel 1943 si rese responsabile della morte e della deportazione di centinaia di resistenti e di ebrei, ha deciso di affidare alla figlia Ute, che vive In Austria, la sua difesa. Lo scrive il Quotidien de Paris, precisando che il «boia di Lione» lo ha comunicato per iscritto al giudice istruttore Christian Riss. A quanto riferisce 11 Quotidien de Paris, Barbie, espulso dalla Bolivia dove viveva sotto il nome di Klaus Altmann, non è ancora stato interrogato dal giudice istruttore; uno dei motivi sarebbe la scarsa consistenza del dossier a suo carico, essendo la maggior parte delle atrocità imputate a Barbie (e cioè arresti, deportazioni e torture) crimini di guerra e perciò prescritti. Rimangono nel fascicolo Barbie — precisa Quotidien de Paris — soltanto tre fatti: la deportazione di ferrovieri a Oullins, la deportazione di 46 bambini ebrei a Isleux e l'arresto di 36 ebrei nel febbraio 1943 in una sinagoga di Lione. L'accusa più grave riguarda l'episodio della sinagoga, ma tra i 36 deportati si trovava il padre dell'attuale ministro della Giustizia Badlnter, e 11 guardasigilli non desidera che l'istruttoria inizi con una vicenda che tocca la sua famiglia. L'altro motivo citato dal giornale è il pericolo che 11 processo a Barbie si trasformi in un processo alla Francia. Secondo 11 quotidiano infatti uno studio di avvocati di Francoforte ha fatto sapere a Barbie di essere pronto a fornire una parte degli ardirvi relativi alla Resistenza francese, vista dal punto di vista tedesco, e tutti i documenti sulle atrocità commesse nel mondo dopo la prima guerra mondiale e quindi anche quelle eventualmente commesse contro le popolazioni civili in Indocina e in Algeria dai francesi.

Persone citate: Christian Riss, Klaus Altmann, Klaus Barbie

Luoghi citati: Algeria, Austria, Bolivia, Francia, Francoforte, Indocina, Lione, Parigi