Cortese: «Fa bene Zeffirelli a ghigliottinarmi in scena»

Cortese: «Fa bene Zeffireìli a ghigliottinarmi in scena» Cortese: «Fa bene Zeffireìli a ghigliottinarmi in scena» FIRENZE — La Maria Stuarda dt Schiller con la regìa di Zeffireìli, in scena in questi giorni al Teatro della Pergola, continua a riscuotere gran successo di pubblico nonostante la crìtica non sia stata certo entusiasta di questo spettacolo. Come mai? «Non ho letto nessuna critica perché sono vigliacca — risponde Valentina Cortese, protagonista del dramma, insieme a Rossella Falk-Elisabetta, nella parte di Maria Stuarda — le leggo sempre dopo, le critiche, verso la fine». Qualcuno ha scritto che lo spettacolo avrebbe forse avuto bisogno di qualche ritocco prima del debutto. «Certo siamo andati in scena, per conto mio, un po' presto. Dovevamo rimandare di qualche giorno ma, sa, oggigiorno le compagnie costano e allora bisogna fare 1 salti mortali e certe volte gli attori e 1 registi si trovano a dover lavorare in corsa contro il tempo. La critica dovrebbe essere un pochino più clemente nel nostri confronti, soprattutto quando la produzione costa quello che costa come questa {circa 750 milioni secondo quello che ha dichiarato lo stesso Zeffireìli, n.d.r.). Costumi molto belli, molti attori. Per questo non ci viene concesso di avere molti giorni di prova». Non si può sprecare niente neppure un minuto. -E' cosi. Sicché siamo andati in scena: alla fine ci siamo addirittura meravigliati del trionfo di quella "prima". E' stata una serata splendida». Oltre le sue previsioni? «SL non mi aspettavo un successo simile». E come va la sua collaborazione con Rossella Folk? «Bene, penso». Nessun problema tra due primedonne? «Credo sia pas- sata di moda l'idea delle primedonne che si odiano. Non t un problema che mi riguarda e non credo che riguardi neanche Rossella Falk». Con Zeffireìli regista come si è trovata? «Molto bene, molto bene. Un caro compagno, pieno di idee. E' un grosso regista sia di cinema che di teatro». Però, la scena del taglio, della testa è apparsa come una concessione alla spettacolarità, per far colpo sul pubblico. • Questo è uno spettacolo popolare. Forse la sera della prima non tutto funzionava dal punto di vista tecnico ma ora va perfettamente. Credo comunque che al pubblico interessi molto quella scena. Poi non si era mai fatta ed è bene tentare anche le cose nuove. Ma non mi racconti tutto ciò j che hanno scritto i critici: io non leggo i giornali appoosta per non saperlo. Vede sono fatta cosi: mi chiudo a riccio e non voglio sapere niente, è proprio un latto di vigliaccheria e di estrema fragilità, vulj nerabilità». Se lei dovesse dare un giudizio sulla sua prova? « Non posso, non chieda a me un giudizio su me stessa perché sarebbe negativo. Io sono troppo perfezionista per amarmi, mi detesto e quindi non posso darlo, non lo darei che negativo. Certo sono rimasta cosi colpita dall'ovazione del pubblico quella sera: mi ha reso felice, non posso negarlo, sarei un'ipocrita e dato che recito il ruolo di una donna non ipocrita devo essere sincera fino in fondo... Francesco Matteini Rossella Falk e Valentina Cortese nella «Maria Stuarda»

Persone citate: Francesco Matteini, Rossella Falk, Rossella Falk-elisabetta, Rossella Folk, Schiller, Valentina Cortese

Luoghi citati: Firenze