I sindacati: nessun baratto tra orario e scala mobile

I sindacati: nessun baratto tra orario e scala mobile Ancóra polemiche sull'accordo Scotti I sindacati: nessun baratto tra orario e scala mobile ROMA — Un altro «giallo» sull'orario di lavoro, dopo quello delle frazioni decimali della scala mobile, che ha tenuto banco per due settimane fra governo, sindacati e imprenditori. Le dichiarazioni del ministro Scotti al Senato sull'accordo per il costo del lavoro, giudicate «non particolarmente chiare» dagli stessi sindacati per la parte relativa all'orario di lavoro, avevano alimentato giovedì la voce di uno scambiò tra il problema della riduzione di orario e quello del recupero delle frazioni decimali Con la tecnica di «un colpo alla botte e uno al cerchio' Scotti avrebbe tentato di compensare le due partite, tenendo duro sul recupero dei decimali e cedendo invece qualcosa, a favore della Conf industria, sull'orario. Nessuna smentita è stata fatta giovedì, nonostante che fin dal mattino le agenzie di stampa avessero diffuso notizie al riguardo; ma ieri, dopo le ferme proteste del sindacati, è partita una precisazione che, nonostante tutto, contiene ancora un margine di incertezza. Il ministero smentisce le Indiscrezioni secondo le quali Scotti sarebbe disponibile ad «una sorta di scambio* tra decimali e orario, riconferma la tesi dell'aggiunta di nuove riduzioni di orarlo a quelle già concordate al livello nazionale, sia pure non applicate, ma insiste sulla necessità che al tavoli negoziali per 1 contratti debbono essere disciplinati tempi e modalità di applicazione in relazione alle diverse esigenze settoriali. •Non c'è nessuno scambio da fare. Mi rifiuto di credere — ha incalzato 11 segretario confederale Clsl, Crea — che Scotti voglia rinegoziare l'accordo che è già firmato. Ciò che egli ha detto al Senato, anche se non in maniera particolarmente chiara, esclude a mio avviso ogni logica di scambio. Il modo con cui gestire la riduzione prevista dall'intesa del 22 gennaio è un problema da risolvere in sede contrattuale: Non meno duro, Bentivogli della Firn: «L'unica cosa sensata è aprire i contratti, ma, deve essere esplicito che sull'orario si possono assorbire soltanto le quote aggiuntive aziendali e non quelle stabilite dai contratti nazionali anche se non applicate*. Per Lettlerl della Cgil •sarebbe un baratto impossibile*. Nonostante queste divergenze, hanno convenuto 11 segretario generale della UH, Benvenuto, e 11 vice direttore generale della Conf industria, Annibaldl, In un confronto svoltosi a Firenze, l'accordo sul costo del lavoro ha in sé le potenzialità per avviare un nuovo sistema di relazioni industriali nel nostro Paese. Occorre, però, operare concretamente perché esso si realizzi sia per la parte legislativa, sia per quella dei con tratti. Benvenuto ha sottolineato che ha vinto chi ha lavorato per arrivare all'intesa; secondo Annibaldi ha vinto il buon senso, ma l'accordo è ancora tutto da gestire dopo che si sono fissate le regole del gioco. Sul punti difficili (decimali, orario, contrattazione integrativa ecc.) c'è stata una conferma di posizioni differenziate, g, c. f.

Persone citate: Annibaldi, Bentivogli, Crea

Luoghi citati: Firenze, Indiscrezioni, Roma