Meno truppe in Europa centrale propone il Cremlino a Washington di Fabio Galvano

Meno truppe in Europa centrale propone il Cremlino a Washington Ritirerà 20 mila uomini se gli Usa ne richiameranno 13 mila Meno truppe in Europa centrale propone il Cremlino a Washington Sarebbe l'inizio di un vasto progetto per sbloccare le trattative MBFR - Il tetto sarebbe di 900 mila soldati per parte - Il viceministro sovietico: «Entro un anno è cosa possibile» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — L'Unione Sovietica ha offerto di ridurre di 20 mila uomini le sue forze convenzionali nell'Europa Centrale se gli Stati Uniti ridurranno le proprie di 13 mila unita. Ma questo «gesto di buona volontà-, come l'ha definito ieri a una affollata conferenza stampa il vice ministro degli Esteri Viktor Komplektov, non sarebbe che l'inizio di un vasto progetto destinato a sbloccare dopo dieci anni il negoziato MBFR a Vienna. La proposta sovietica, lanciata giovedì nella capitale austriaca e illustrata ieri a Mosca nei particolari, pre- i a ri - e a i a g n a a o i , a e i l , a ' vede infatti la riduzione delle forze Nato e del Patto di Varsavia a un «tetto- uguale per entrambe: 900 mila uomini, del quali non più di 700 mila in fanteria, L'Urss di Andropov completa cosi la «triade» delle sue •iniziative di pace». Dopo le proposte del Cremlino relative al negoziato Start (riduzione delle armi strategiche) e quelle respinte da Washington per gli euromissili. Andropov è entrato anche nel campo delle armi convenzionali. A parte il «gesto di buona volontà», cioè la riduzione di 20 mila uomini dell'Est contro 13 mila soldati Nato, un merito va indubbiamente riconosciuto a questa inattesa iniziativa sovietica, ed è di voler tacitamente superare l'impasse dovuta alla diversa valutazione delle forze oggi schierate. Secondo l'Occidente, Infatti, il Patto di Varsavia dispone attualmente di 960 mila militari di fanteria; 1 sovietici dichiarano di averne soltanto 805 mila. •Le discussioni sui numeri sono infruttuose e devono essere scavalcate; ha dichiarato Komplektov. Secondo la proposta sovietica, spetterà a ciascuna delle due parti, indipendentemente, il compito di stabilire come ridurre le proprie forze a 700 mila fanti e a 200 mila per le altre armi. La fantasia di cui Mosca dà prova per superare l'annosa polemica si affianca, nelle dichiarazioni del vice ministro, a un Importante passo avanti per quanto riguarda le strutture di controllo: l'accettazione sovietica («non deve essere un ostacolo insuperabile», ha detto Komplektov) di una commissione internazionale per sovrìntendere al ritiro delle truppe. Questo approccio •fonda¬ e r , n e e e A mentalmente nuovo, semplice e pratico» crea, secondo il Cremlino, tutti 1 requisiti per un rapido accordo: «Diciamo entro un anno», ha azzardato Komplektov. La proposta presentata a Vienna prescrive che, dopo il ritiro dei complessivi 33 mila uomini, si congelino tutti gli armamenti nell'Europa Centrale (e questo riguarda particolarmente la Germania) finché durerà il negoziato per 11 raggiungimento di un pieno accordo. Se 11 plano sovietico dovesse essere accolto dalla Nato, l'«operazione disarmo» assumerebbe proporzioni non indifferenti: circa 250 mila militari del Patto di Varsavia e 100 mila della Nato, secondo 1 calcoli occidentali. Per questo l'Iniziativa sovietica è giudicata in ambienti diplomatici -difficile da valutare, ma interessante». Tutto sta a superare 11 sospetto che Mosca Intenda «barare» sul numeri, come Washington l'accusa di avere fatto finora. Fabio Galvano

Persone citate: Andropov, Start, Viktor Komplektov