Arafat condanna le manovre della Nimitz ma smorza i toni contro gli Stati Uniti di Igor Man

Arafat condanna le manovre della Nimriz ma smona i foni contro gli Stati Uniti «E'un gesto intimidatorio contro un Paese arabo» dice il portavoce Olp Arafat condanna le manovre della Nimriz ma smona i foni contro gli Stati Uniti «Come due anni fa (quando ci fu lo scontro nel cielo della Sirte) vogliamo augurarci che la situazione non degeneri» - Radio Algeri riporta le dichiarazioni dei Paesi interessati senza commenti - Un monito per Gheddafi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ALGERI — «Due anni fa condannammo la violazione delle acque territoriali libiche, Il gesto Intimidatorio contro un Paese arabo compiuto dagli americani; oggi rinnoviamo la nostra condanna». A parlare cosi, sollecitato da una nostra domanda, è Atnncd Abdel Rahman, portavoce ufficiale del Cnp (Consiglio nazionale palestinese). Il portavoce aggiunge: «Non abbiamo Informazioni esatte, al momento, sugli sviluppi della situazione, ma vogliamo augurarci che non degeneri come due anni fa. Questo sul plano militare, su quello politico rimane 11 fatto, a nostro avviso, che le evoluzioni della Sesta Flotta e l'invio degli Awacs tendano a esasperare la tensione, già alta, in questa delicata parte del mondo. Non è nostra Intenzione, In ogni caso, raccogliere certe provocazioni. Dobbiamo mantenere 1 nervi saldi e guardare al futuro». E' questa la reazione uffi- ci aie, da parte palestinese, ai fatti della Sirte. Le dichiarazioni di Rahman che, occorre precisarlo, è un uomo di Arafat, sono in certo senso di routine. La maggioranza dell'Olp, quella definita da Sartoni (uno dei consiglieri politici del leader palestinese) «la maggioranza silenziosa che opera per la pace contro la minoranza oltranzista», tende a gettare acqua sul fuoco, a non inasprire le divisioni. Tuttavia la frase «dobbiamo mantenere 1 nervi saldi e guardare al futuro» rivela la preoccupazione dell'ala moderata dell'Olp, che si riconosce in Arafat, di respingere strumentalizzazioni improvvide del «caso Nimltz» per portare avanti, come usa dire. Il discorso possibilista di Arafat. In quanto agli egiziani, che qui son numerosi, ricordano che il presidente Mubarak ha smentito di aver richiesto l'intervento americano in seguito alla denuncia, fatta da Nissan Habré, di ammassamenti di truppe libiche e mercenarie alla frontiera col Ciad, in prossimità dei confini egizia no e sudanese. Aggiungono come le dichiarazioni di quel portavoce americano che ha spiegato i movimenti della mNimitz», delle tre navi di scorta, del quattro Awacs essere «parte normale del no atro programma di esercita' zio ni militar;», diano «l'esatta misura di quanto è accaduto» Per quel che riguarda il rappresentante libico, Omar Hamdl, questi si è reso irreperibile. Radio Algeri riporta imparzialmente e le dichiarazioni di Gheddafi (.non permetteremo a nessuno di entrare nelle nostre acque territoriali»^ quelle degli americani, quelle di fonte egiziana e di Hissan Habré. Ha pure dato notizia della lettera autografa di Reagan consegnata al presidente sudanese Nimeiri da un inviato della Casa Bianca. Per concludere, anche se nessuno lo dice apertamente, è convinzione diffusa che le manovre navali americane rappresentino un severo monito a Gheddafi nel timore che il colonnello voglia salvarsi dalle frustrazioni (tra le tante va messa in conto questa sessione del Cnp che egli' ha tentato di sabotare fino all'ultimo), invadendo il Ciad. Igor Man

Persone citate: Abdel Rahman, Arafat, Gheddafi, Mubarak, Omar Hamdl, Reagan

Luoghi citati: Ciad, Sirte, Stati Uniti