Sci tricolore: Quarto di un soffio sulla Zini di Giorgio Viglino

Sci tricolore: Quarto di un soffi© Bulla Emi Ieri a St. Gréé lo slalom femminile, oggi quello maschile senza De Chiesa e rivincita Quario-Zini in gigante Sci tricolore: Quarto di un soffi© Bulla Emi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ST. GREE — Ninna Quarto è proprio in gran forma e dopo i successi internazionali ecco arrivare puntuale anche il titolo italiano dello slalom. Ninna ha fatto due manches d'attacco su un percorso piuttosto piatto, fondo morbido e tracciato filante: erano le condizioni peggiori per imporre una differenza di classe (o di forma) nei confronti della Zini, ma la sciatrice milanese ha centrato in pieno l'obiettivo, pur con distacchi mantenuti nell'ambito di pochi centesimi di secondo. Seconda, com'è giusto, è stata proprio Daniela Zini e terza, un po' più lontana. Paoletta Magoni su Lorena Frigo, gra¬ zie ad un tuffo imprevisto nella neve da parte di Wanda Bieler che era in Uzza per la vittoria. Dopo la bufera dei giorni scorsi, ieri s'è corso sotto un sole stupendo, con scenarlo da cartolina grazie alle nevi-' cate abbondanti e recenti. Il tracciato è rimasto peraltro ancora arroccato nella parte alta degl'impianti di St. Gréé, con una certa difficoltà per 11 pubblico non sciatore di raggiungere la zona d'arrivo. In basso manca un fondo consistente, al di sotto del metro e più di neve caduta nei giorni passati, e si è preferita la regolarità delle gare alla loro spettacolarità. Ninna Quario è partita con il numero uno e una volta tanto era il numero che ci voleva per compiere una discesa perfetta. Il manto nevoso pur debitamente pressato si segnava subito e man mano che passavano le discese, il solco si faceva più profondo e por-' tava lontano dal palo rubando millesimi di secondo ad ogni curva. Ninna attaccava bene, con continuità, e soprattutto con quella rabbia che si poteva dubitare le facesse difetto dopo 1 recenti successi al massimo livello. Daniela Zini è finita a meno di tre decimi, sciando bene, attaccando con grinta, inferiore in nulla alla rivale. E' difficile Identificare cosa sia mancato alla Zini per raggiungere la Quarto, piuttosto bisogna pensare che In questo finale di stagione ci sia posto anche per lei, sia per ben figurare, sia magari per vincere. Wanda Bieler, terza dopo la prima manche, è volata via nella seconda, tradita dal suo temperamento vincente, che non riesce a tradursi in risultato. Ha lasciato cosi spazio a Paoletta Magoni e a Lorena Frigo, che sono state costantemente per tutta la stagione alle spalle delle due atlete di punta. Quinta, ma campionessa nazionale giovani, la diciottenne valdostana Fulvia Stevenin che è essenzialmente glgantista, ma si difende bene anche in slalom: due secondi netti a tale Nicoletta Merighetti, diciassettenne bresciana, comparsa alle soglie della squadra nazionale. Oggi proprio Fulvia Stevenin contende come rivale più accreditata il titolo di gigante a Daniela Zini. «Se c'è un mi¬ nimo di giustizia, questo titolo tocca di diritto a Daniela-, diceva Ninna Quarto con spirito deamiclslano. ma chissà che, sull'onda della forma smagliante, anche lei non torni a ricordarsi di come si scia sulle curve lunghe del gigante. Curve strette, slalom cioè, per gli uomini, con manches accavallate su quelle delle donne. Favorito era Paolo De Chiesa, ma l'Influenza l'ha bloccato e De Chiesa non ci sarà. Via libera cosi a Ivano Edalini, primo gruppo internazionale, Oswald Toetsch, grande speranza azzurra, Alex Giorgi, capace di tutto e di nulla. Giorgio Viglino

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