Beinix: «Diva» è il teatro dei miei fantasmi infantili di Simonetta Robiony

Beinix: «Diva» è U teatro Beinix: «Diva» è U teatro ROMA — Da cosa nasce lo stimolo a fare un film? Per Jean-Jacques Belnelx lo stimolo nasce da un sentimento di impotenza unito a un desiderio di fantasia: « Voler fare e non poter fare sono due clementi che spingono alla creazione cinematografica-. Trentasei anni di cut almeno sette passati a fare l'aiuto regista, francese di nascita e di gusto, tanto intellettuale nelle parole quanto visionario nell'immagine, Jean-Jacques Belnelx è uno dei pochi giovani registi europei che si sia conquistato un consenso di critica e di cassetta negli Stati Uniti. Il su<6 primo film Diva viene segnalato dal settimanale Varìety tra quelli che più hanno incassato In America e, da Ieri, Diva e anche in Italia distribuito dalla Gaumont. Ma il successo che Diva ha riscosso in Europa è un successo di rimbalzo: uscito tre anni fa in ventuno sale pari glne fu tolto dalla program inazione dopo appena due settimane. •■Soltanto perché sono testardo e non mi piace arrendermi, dopo la catastrofe parigina ho deciso di portare direttamente Diva negli Stati Uniti-. La faccia più giovane della sua età anagrafica, una nevrosi difesa come personale strumento di lavoro, molti anni trascorsi in analisi nel tentativo di capire cosa c'era dentro di lui che gli impediva di essere felice, Jean-Jacques Belnelx dice: -Io sogno a colori, per questo tanto Diva quanto il mio secondo film, La lune dans le caniveau, sono girati dando tanta importanza al colore-. Autore cinematografico, è cosi che si definisce, più che narratore di storie, Belnelx difende con estrema caparbietà questa sua prerogativa dagli attacchi di produttori ed esercenti che, a suo dire, non capiscono le esigenze del regi sta. «Se non mi fossi ostinato a fare come volevo io Diva sarebbe stato un semplice racconto giallo e non il teatro dei fantasmi di ogni bambino-. Al cinema, Belnelx è arrivato attraverso le favole che gli raccontavano i nonni, l'ascolto costante e fedele del suoni della radio e la paura che suscitavano in lui i cartoni animati di Walt Disney. Gli anni passati fianco a fianco di altri registi per imparare il mestiere gli hanno dato quel rigore stilistico che la critica ha tanto lodato, ma anche la consapevolezza che ogni film è un rischio che si corre. Cinefilo accanito, sospettato di infarcire 1 suol film di citazioni, si difende sostenendo che non potrebbe mil fare un .remake- perché lt sue storie sono troppo immerse nella quotidianità urbana. Perfino una sequenza di Diva, che sembra tolta di peso da Fermata d'autobus, lui la giustifica cosi: .Tutti hanno visto Marilyn Monroe nella ragazza con la gonna sollevata dal vento. Niente di più falso: io volevo solo mostrare il di sotto delle cose». Simonetta Robiony

Persone citate: Diva, Gaumont, Marilyn Monroe, Walt Disney

Luoghi citati: America, Europa, Italia, Stati Uniti