Nijinski e i suoi fantasmi con il vecchio clown Kemp di Luigi Rossi

Nijinski e i suoi fantasmi con il vecchio clown Kemp Al teatro Nuovo di Milano lo spettacolo del creatore inglese Nijinski e i suoi fantasmi con il vecchio clown Kemp MILANO — Cade una tempesta di neve, si odono arcane melodie bizantine, mentre una figura grigia con una grande croce appesa al collo cammina stralunata sotto 11 peso di dolorose memorie. E' Nijlnsky, vecchio e allineato, che passeggia a Saint-Moritz In preda alla sua follia mistica. Con questa scena si apre e si chiude 11 nuovo spettacolo di Llndsay Kemp Nijlnsky il matto. In scena al Teatro Nuovo sotto l'egida della Scala. Dopo Nijinsky clown de Dieu di Béjart, anche l'estroso creatore inglese affronta la tragica follia documentata nell'allucinante «diario» curato (con sospetti di falsificazione) dalla moglie Romola Nijinska. Pagine ingiallite, vergate con sghemba calligrafia schizofrenica, fanno addirittura da scenografia, una sorta di contenitore di carta che Incartoccia la claustrofobia del povero Vaslava. Nijlnsky è ormai una larva tra 1 suol fantasmi. Il mago che lo domina costituisce l'esatta controfigura di Diaghilev, suo demiurgo e tiranno. Impersonato dal gigantesco Michael Matou che lo sovrasta anche fisicamente. Il mago-Serge è anche 11 ciarlatano di «Pctruska». si sdoppia nelle fatue Immagini di gentiluomini in frac, contende ferocemente alla sposa la sua preda. La donna-Romola ha sembianze di strega implacabile nella sua determinazione di strappare Vaslav al padre-padrone. L'interprete Cheryl Heazclwood la Impersona con la grinta che fu tipica della moglie di Nijinsky. Nel tumulto della memoria, ecco che Intervengono le ombre della gloria Impersonate dalla sua controfigura giovane, lo straordinario Francois Testory che ha magia e il carisma di Nijlnsky all'apogeo della sua carriera. La partitura di Carlos Miranda, abituale collaboratore di Kemp. accenna a brandelli di capolavori, mlssati e distorti proprio come In una allucinazione. Ci sono La sagra della primavera, Shcheraeade, Petruska e soprattutto le due creazioni emblematiche, Le spectre de la rose e il fauno àcìl'Aprèsmidt debusslano. Llndsay Kemp risulta stravinte ncll'lmpersonare 11 dramma della «diversità» come in analoghi personaggi di Oenct e di Lorca. La sua è una tragica maschera bianca di clown Invecchiato che cerca invano di ricordare la sua pantomima, ormai senza senso e senza spettatori. Un fantoccio senz'anima come 11 suo Petruska, che ad un certo momento diventa veramente un burattino disarticolato con le sue sembianze. Accanto alla novità su Ni- Jinsky, Kemp ha proposto una sua versione del balletto Facade di William Walton che fu un titolo emblematico dell'avanguardia inglese Anni Trenta, anche per 1 testi desunti dalle poesie parollbere e nonsense della singolare scrittrice Inglese Edith Sitwell. Il balletto, nella versione di Frederick Ashton, appartiene al repertorio corrente in Inghilterra. Kemp e 11 suo assistente coreografo David Haughton lo retrodatano ai primi anni del secolo, ambientandolo su una spiaggia di Brlghton. Emanuele Luzzati ha creato una scenografia colorita e spiritosa, con un chiosco da musica contenente 11 sestetto Koenlng Ensemble diretto da Richard Dickens che esegue dal vivo la musica di Walton. Vegliati da un'arcigna erma della regina Vittoria, i bagnanti In mutandoli! a righe o. vestiti alla marinara, danzano grotteschi tanghi, valzer, polche, country dance. Tutto rilegato con neoclassica Ironia, un po' stravlnsklana, da Walton. Il teatro era gremito fino agli strapuntini, ma 11 pubblico ha manifestato qualche perplessità e freddezza. Luigi Rossi

Luoghi citati: Inghilterra, Milano