Begin supera tre mozioni di sfiducia Si cerca un irreale governo d'unione di Bernardo Valli

Begin supera tre mozioni di sfiducia Si cerca un irreale governo d'unione Israele vuole ricucire le ferite politiche e morali del dopo-Sharon Begin supera tre mozioni di sfiducia Si cerca un irreale governo d'unione Trattativa «segreta» fra il ministro degli Interni e il leader laborista - Lotta di potere o purificazione? DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE GERUSALEMME — Si è discussa nelle ultime ore tra le quinte — ma tutti lo sapevano, il Paese è pìccolo — la formazione di Un improbabile governo di unione nazionale. E'stato un ragionevole tentativo di ricucire le ferite che lacerano la società israeliana da tempo, ma che si sono approfondite con il massacro di Sabra e Chatyla. e la pubblicazione del rapporto della commissione d'inchiesta. Il tentativo è stato definito .per ora senza speranza» dai deputati che affollavano ieri i corridoi della Kencseth. Ma le trattative dovrebbero continuare anche se 11 progetto risulta att u a lin entct rfea Uzzablfe. Alla Keneseth, il laborista Rabin, numero due dell'opposizione, ha chiesto nel pomeriggio le dimissioni non solo di Sharon, rimasto ministro, sia pur sema portafoglio, ma anche quelle di Begin. interpretando lo stato d'animo di chi esige una purificazione dopo l'eccidio dei palestinesi. Habin ha presentato una mozione di censura che. come scontato, il Parlamento ha respinto con 64 voti contro 56. insieme con quelle dei comunisti e de! pìccolo partito di centro sinistra Shinui, il «cambiamento: Al tempo stesso si dicei'a che il laborista Shimon Peres, numero uno dell'opposizione, stesse trattando con il ministro degli Interni Burg, capo del partito naztonal-relìgtoso. per studiare appunto la possibilità di creare un governo d'untone. Burg. uomo di destra, ha avuto un figlio, militante pacifista, ferito sotto le finestre della presidenza del Consiglio giovedì sera, al momento dell'attentato contro il movimento «Pace adesso... La famiglia Burg è un esempio della società In guerra ll'esercito occupa sempre il Libano) e divisa. Tra le quinte, secondo le indiscrezioni pubblicate dai giornali e rilanciate da Radio Gerusalemme. Burg e Peres avrebbero tratteggiato il futuro e (è bene ripeterlo) improbabile governo: Menachem Begin primo ministro. Shimon Peres vice primo ministro. Rabin ministro della Difesa. Sharon non avrebbe posto in quell'ipotetico gabinetto. E Moshe A reni', l'a m basclatorc a Washington appena richiamato In patria per succedere a Sharon alla testa del dicastero più importante, quello della Difesa che prepara e dirige le guerre, qui quasi permanenti? Arens è un «falco... ma non un falco irrazionale come Sharon. E' un uomo ragionevole e deciso. Cosi lo dipingono, cori ammirazione, amici e I nemici. Ma Arens ha molti avversari tra I «falchi... come del resto li aveva e li ha anche 'Sharon. I «falchi., sono agìgrcssivl. litigiosi. Vogliono [sbarrare la strada ad Arens, I uomo abile e astuto che conquisterebbe molto presto un posto di rilievo nel Likud, il partito dominante della coalizione di governo, e col tempo potrebbe diventare il successore di Begin, il «malato di ferro... Molti «falchi., cercherebbero dunque di impedire l'ascesa di Arens. che si accinge proprio In questi giorni a lasciare Washington. Il governo di unione nazionale è una delle tattiche possibili. Alla questione morale sulla quale si divide il Paese si so¬ vrappongono le lotte dt potere intestine alla società politica. Vecchie rivalità che si aggiungono al dissìdi ideologici. Se i «falcili., sono aggressivi, le ■ colombe., sono smarrite. Alla popolarità di Begin. considerato «padre e re- dall'elettorato di origine orientale, cioè dalla maggioranza del Paese, Peres può opporre la simpatia degli ambienti più sofisticati della società ai quali sta a cuore la questione morale e l'avvenire della democrazia israeliana. La sua indecisione è criticata all'interno stesso de! partito laborista. tormentato anche dalla rivalità personale tra Peres c Rabin. il numero due dell'opposizione. Questi ultimi, Peres e Rabin, hanno per il momento una sola via per ritornare al potere, ed è quella de! governo di unione nazionale. Se è necessario arrivare ad una riconciliuzìone nazionale, i laboristi non possono accettare, tra l'altro, la politica espansionista di Begin. né il modo in cui egli gestisce l'occupazione del Libano. L'unione nazionale sì. Ma a quale prezzo? Peres starebbe trattando con la speranza di poter poi convincere il partito a seguirlo, nel caso si aprisse una breccia. Una gestione del potere Begln-Peres provocherebbe comunque una scissione a sinistra. Il Mapani, in particolare, lascerebbe l'alleanza laborista. Si dissocerebbe dall'operazione «contro natura... Ecol Mapam, alla sinistra dell'aiI leanza laborista. st dissoceI rebbe anche il movimento dei \diritti civili. Gli amici di Begin pongono condizioni severe: «L'opposizione deve accetjtare la piattaforma govcrna■ Uva cosi com'è». Questo «cocktail., di conflit! ti ideologici e di rivalità personali ricorrente non stupisce ìchi e assuefatto alla partito\crazia italiana. In una nazione giovane, intenta a tracciare i propri confini, e al tempo stesso abitata da gente di antichi principi e di diverse culture e civiltà, quella miscela di ideali e di intrighi rischia tuttavia di essere esplosiva. l\'ci corridoi del Parlamento quella paura è palpabile. Ed essa nusconde il timore di svolte autoritarie, provocate da uomini come Sharon, che per le sue intemperanze e la sua popolarità viene accusato di «peronlsmo.. Du qui il tentativo disperato di un'unione nazionale, che resta difficile. Lo è tanto più che in Parlamento, Ieri, governo e opposizione non sono neppure riusciti a mettersi d'accordo per stilare insieme un documento contro la violenza. Bernardo Valli

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Libano, Washington