Armi dalla mafia di New York a Torino per le imprese dell' «onorata società»

Armi dalla mafia di New York a Torino per le imprese dell' «onorata società» Indagini della Guardia di Finanza sulle cosche piemontesi e su molti patrimoni sospetti Armi dalla mafia di New York a Torino per le imprese dell' «onorata società» Mitragliene e fucili scoperti nel doppiofondo di una cassa spedita da affiliati della famiglia Gambino - L'attività delle famiglie si estende alle sofisticazioni del vino: un «ambulante» di Mondovl vi investiva miliardi Le Fiamme Gialle contro la mafia, un capitolo nuovo che ha già in bilancio un posto di rispetto: armi sequestrate, decine di persone arrestate per traffici illeciti, denaro riciclato, o destinato all'estero, requisito. C'è nell'inventario delle operazioni portate a termine nell'82 su ordine della magistratura, tutto ciò che caratterizza l'associazione per delinquere mafiosa: droga, contrabbando di sigarette e alcolici, frode valutaria, un giro vorticoso di miliardi che emigravano con disinvoltura dal Sud al Nord per finanziare imprese non ben definite all'anagrafe societaria, ma di sicuro reddito per le cosche. Armi — In settembre, a Torino, la Guardia di Finanza sequestra due casse di armi: dieci mitragliette .Ingram-, parecchie pistole con silenziatore, bombe a mano, fucili a pompa, rivoltelle di grosso calibro e relative munizioni. Da dove vengono? Si scopre che sono state spedite da Napoli, dove erano giunte via mare da New York, inviate in Italia da affiliati alla .famiglia* Gambino, potente baronia mafiosa americana. A cosa servivano? Dicono il generale Giuliano Oliva, ispettore per l'Italia Settentrionale, ed il generale Domenico Pelloso. comandante le Fiamme Gialle di Piemonte e Valle d'Aosta: .Probabilmen- IlllimiIlHllillIMMluiilli ii illuminili »"" te per commettere imprese criminali, o per attuare qualcìw vendetta all'interno dell'organizzazione, ormai fortissima in Piemonte e in Ix>mbardia.. Indagini patrimoniali — Che la mafia investa forte anche in Piemonte lo dimostra un episodio singolare ed allarmante. Nei mesi scorsi, applicando la recente legge che prevede indagini sulle disponibilità patrimoniali di persone sospette, il nucleo di polizia tributarla ha accertato che un commerciante ambulante di Mondovl. la cui mo¬ glie gestisce un negozio a Palermo, aveva concluso affari1 per 23 miliardi nell'arco di pochi mesi e disponeva di quasi mezzo miliardo in denaro Sofisticazioni — Altro fatto clamoroso di cui la Guardia di Finanza ha fornito prove concrete è la gestione mafiosa delle sofisticazioni di vini classici piemontesi. Proprio l'ambulante di Mondovl (originario di Partinico) aveva trattato l'acquisto di ingenti partite di prodotti per la sofisticazione: da qui la certezza di uno stretto collegamento tra Sicilia, Langhe e Monfer¬ rato. A questo filo sarebbe anche collegata l'attività di sette aziende vinicole casalesl (denunciate) che in tre anni hanno acquistato 23 milioni di chili di saccarosio, dal quale sarebbero stati ricavati 118 milioni di litri di .vino.. La scoperta di almeno un palo di organizzazioni criminali operanti su vari fronti (dalla droga alla produzione di vini sofisticati) ha condotto all'arresto di 37 persone. Dal traffico delle armi si è potuti risalire, invece, a grossi esponenti mafiosi sparsi In mezza Italia, per i quali la magistra¬ tura ha spiccato ordine di cattura eseguito ieri. Queste le notizie salienti del lavoro svolto dal 240 agenti della Guardia di Finanza, che nell'B2 sono Intervenuti su un ventaglio vastissimo di competenze: dalla repressione del contrabbando di sigarette al controllo delle riceva te fiscali, dalla frode Iva su merci di importazione (evasioni per 57 miliardi) al con trabbando di idrocarburi, dal le indagini sulle infrazioni valutarie al normale controllo fiscale delle aziende e delle denunce dei redditi

Persone citate: Domenico Pelloso, Gambino, Giuliano Oliva, Ingram