Cheysson a Mosca per un disgelo franco-sovietico

Cheysson a Mosca per un disgelo franco-sovietico Cheysson a Mosca per un disgelo franco-sovietico DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — La visita a Mosca che il ministro degli Esteri francese Cheysson comincia oggi rompe un •congelamento- delle relazioni franco-sovietiche che risale all'elezione all'Eliseo di Mitterrand, e rappresenta il paradosso di un acuto disaccordo tra l'Urss e l'unico Paese europeo occidentale con un governo sociaUsta a partecipazione comunista. Mitterrand e Cheysson hanno infatti ripetutamente affermato che le relazioni tra i due Paesi non sarebbero ritornate -normali- fin tanto che fosse durata l'occupazione sovietica in Afghanistan. E per quasi due anni la crisi è conti7iuata, appesantita da altri due fattori: la repressione in Polonia e la controversia sul disarmo in Europa. Questo disaccordo resta, ma in Francia e in Urss l'insediamento di Andropov al Cremlino ha rimesso in moto i mec- canismi del 'dialogo- e i contatti si soìio concretizzati in questo primo viaggio di Cheysson a Mosca che potrebbe servire da prologo a un eventuale incontro fra Andropov e Mitterrand. La Francia èconvlnta. insomma, della necessità di riallacciare «un dialogo, pur nella discordia, con l'Urss, considerando cìie sia gli Stati Uniti di Reagan sia la Germania di Kohl ricercano un contatto diretto con Mosca nel momento cruciale delle trattative sugli euromissili. Ma e in un'atmosfera senza illusioni che Cheysson arriva a Mosca, consapevole delle fondamentali divergenze esistenti sul disartno in Europa, l'Afghanistan e la Polonia. Ma da una parte e dall'altra gli osservatori diplomatici scorgono segni di una comune volontà di circoscrii-ere i fattori di divergenza e di ricercarci punti di reciproco interesse p.pat.

Persone citate: Andropov, Kohl, Mitterrand, Reagan