A Gerusalemme il Parlamento diviso nel condannare la violenza politica di Giorgio Romano

A Gerusalemme il Parlamento diviso nel condannare la violenza politica Dibattito sull'attentato che è costato la vita a un militante pacifista A Gerusalemme il Parlamento diviso nel condannare la violenza politica Begm e la coalizione di governo rifiutano di addossare la responsabilità della bomba ai nazionalisti ultra Forse oggi una risoluzione comune - Riprende l'attività, il ministro degli Esteri incontra l'inviato di Reagan NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Si è concluso Ieri sera alla Kenesetli 11 dibattito sulla violenza politica, richiesto dai principali partiti di governo e dell'opposizione dopo la morte del professor Emll Grunzweig, attivista del movimento Pace adesso ucciso negli scontri prò e contro Sharon di giovedì scorso davanti all'edificio nel quale si teneva U terzo Consiglio dei ministri straordinario della settimana. La discussione in Parlamento ha rischiato di degenerare per le violente accuse reciproche tra esponenti del partito di Begin e di quello laborista, i quali parevano attribuire alla controparte l'intenzione di trarre vantaggi politici da un lutto nazionale. E' occorsa tutta la diplomazia del presidente della Camera, Savidor. e del capo della coalizione governativa, Schaplra. per indurre, con lunghe trattative condotte prima dell'Inizio della seduta, le parti a desistere dal confronto aperto. Ma all'ultimo momento la risoluzione comune non ha potuto essere varata per le profonde divergenze, ed è stata rinviata a oggi. La frase del paragrafo due. che era stata concordata e diceva: •L'uccisione di Grunziveig è il risultato del tentativo di attentare alla libertà di parola e di riunione-, non è stata accolta dal premier e dal membri della coalizione, secondo i quali una simile affermazione non si basa su prove sicure. E' cosi mancata l'unita che si sperava di raggiungere. Il dibattito è stato aperto dal ministro degli Interni. Burg. che a nome del governo ha espresso il dolore e le condoglianze unanimi per la morte di Grunzweig e che le indagini proseguono con rigore, condotte con la massima efficienza di cui sono capaci polizia e servizi di sicurezza, che operano congiuntamente per scoprire i responsabili dell'attentato. La matrice del gesto, attribuita dai pacifisti ai nazionalisti ultra, non è stata ancora accertata, ha precisato Burg. Esiste anche la possibilità che l'attentato sia staio commesso da criminali, ha continuato il ministro, il cui figlio. Avraham. militante pacifista, è fra 1 feriti. -Siamo tutti uniti nel cotnbattere in difesa della libertà di pensiero, espressione e riunione, fondamenta della democrazia israeliana-, ha concluso Burg. Intanto la vita nel Paese, parzialmente sospesa in questi giorni di profonda crisi, dopo le conclusioni della Commissione d'inchiesta sin massacri di Beirut ha ripreso il suo ritmo. Begin ha assunto ieri l'incarico di ministro della Difesa prò tempore e ha ricevuto il capo di Stato Maggiore dell'esercito e alcuni ufficiali superiori. Tra le decisioni prese, c'è stata quella di rinviare le nomine di ali 1 ufficiali (e anzitutto del nuovo cai» di Stato Maggiore e del capo dei servizi d'informazioni militari) in attesa dell'arrivo del ministro della Difesa designato. Moshe Arcns. attualmente ambasciatore a Washington. Il ministro degli Esteri Shnmlr. ha ricevili o il mediatore americano per il Medio Oriente. Habib. giunto a Gerusalemme lunedi sera. Fonti dell'ufficio del premier hanno lanciato intendere che l'ex ministro della Difesa Sharon. rimasto ministro senza portafoglio, non avrà alcun incarico decisivo, e che Begin non gli perdonerà facilmente l'affermazione da lui fatta lunedi, secondo la quale Israele e meno sicuro • sema Show.-. Fonti della presidenza del Consiglio hanno osservato che Sharon non ha più alcun tito'o per restare nel comitato ministeriale incaricato di seguire il negoziato con 11 Libano. Giorgio Romano

Persone citate: Begin, Burg, Moshe Arcns, Reagan

Luoghi citati: Beirut, Gerusalemme, Israele, Libano, Medio Oriente, Washington