Kyprianou confermato sul trono di Makarios di Ferdinando Vegas

Kyprianou confermato sul trono di M akarios OSSERVATORIO Kyprianou confermato sul trono di M akarios 1 risultali delle elezioni presidenziali svoliesi domenica a Cipro hanno rispettalo le previsioni della vigilia, che a loro volta si fondavano sull'esito delle ultime elezioni parlamentari del giugno 1981. I due partili che adesso appoggiavano il presidente uscente Kyprianou avevano allora ottenuto, rispettivamente, il 19,5 per cento dei voti, il parino democratico dello slesso Kyprianou, e il 33 per cento, il parlilo comunista. Le loro forze sommate insieme hanno cosi consentilo a Kyprianou di essere rielelto sin dal primo turno, rendendo vana la speranza del suo maggiore avversario, deridisi, capo del Raggruppamento democratico (conservatore), di costringerlo almeno al ballottaggio. Terzo, a distanza, è giunto il socialista l.yssaridcs. Kyprianou raccoglie cosi, sul piano tattico, il frutto della spregiudicata manovra compiuta nel maggio 1982, quando si alleò, appunto in visla delle future elezioni, con i comunisti, benché non ne condividesse l'ideologia ne le posizioni politiche. D'altra parte, è anche vero che Kyprianou poteva vantare, come titolo sostanziale di merito, un buon andamento dell'economia cipriola durante il quinquennio della sua prima presidenza: in un momento di crisi generale dell'economia mondiale, Cipro era riuscita a contenere l'inflazione al di sono del sci per cento e la disoccupazione al tre per cento. Ultimamente, tuttavia, secondo una minuta analisi apparsa in dicembre sulla Netie '/.iirchcr Zcitung, il «piccolo miracolo economico» cipriota starebbe diventando un ricordo più che una realia. Per quanto i greco-ciprioti siano molto attivi c industriosi, le difficoltà oggettive della situazione si fanno inevitabilmente sentire. Prima di lutto, gli effetti della' Spartizione in due elei' l'isola: dal 1974 i turchi occupano infatti la parte settentrionale, che è la più fertile e florida, anche se minore di superficie (38 per cento). Da essa, inoltre, sono stali cacciati ccntollantamila greco-ciprioti, con i conscguenti problemi di sistemazione e di inserimento nella parie meridionale. Il clima dominante delle elezioni, comunque, non e stato quello dell'economia, bensì la «questione nazionale», come i greco-ciprioti chiamano la divisione dell'isola, che in effetti costituisce il problema capitale di Cipro. Mentre i turchi continuano a consolidare la propria posizione dalla parte settentrionale, i greci non riescono a indicare una via d'uscita, come si vede anche osservando le indicazioni avanzate dai tre candidali alla presidenza. Tulli e Ire si sono affermali discepoli di l'apandrcu, facendo propria, in linea generale, la sua impostazione: cioè, che le conversazioni fra le due comunità cipriote non hanno portato ad alcun risultato e quindi, prima di riprenderle, occorre che una forza internazionale, finanziala dalla Grecia, sostituisca le truppe turche nella parie settentrionale dell'isola. Su questa piattaforma comune, però, si inseriscono differenze, le quali in fondo si riportano alla diversa valutazione della politica internazionale di l'apandrcu, in particolare verso gli Stali Uniti. Si vorrebbe che questi facessero pressione sulla Turchia, proprio nel momento in cui il primo ministro greco non conduce la politica più amichevole nei riguardi di Washington. Di fronte a una contraddizione cosi evidente si capisce che le spese continueranno a pagarle i greco-ciprioti. Ferdinando Vegas mm Conimi ài dntntio izZlContiolldtodai Turchi ^tis'y k'icosi»» ì\: \ O .§=2;^

Persone citate: Kyprianou, Tulli, Turchi

Luoghi citati: Cipro, Grecia, Stali Uniti, Turchia, Washington