E' scattato il gran circo della Sei giorni milanese di Gian Paolo Ormezzano

E' scattato il gran circo della Sei giorni milanese Al Palasport tifo per Moser ma pure per Carmen Russo E' scattato il gran circo della Sei giorni milanese DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — Per capire bene la cosa, si spostano quest'anno da Parigi al Palasport di San Siro andie Goddet e Lévitan, i padroni del Tour che pure è già gran circo per conto suo. Come mai la Sei Giorni, teoricamente spettacolo sorpassatissimo. ottiene regolarmente a Milano il massimo dei successi concepibili? Quali accorgimenti vengono messi in atto per far sì che il mortissimo ciclismo su pista resusciti per sette notti e sei giorni, e per esse, di esso, impazzisca gen te in visone e in eskimo? E ' tutta una finzione cosciente, un'escursione involontaria ma felice nel primigenio, una carnevalata con l'alibi dello sport? La 23"Sei Giorni di Milano è cominciata ieri sera, durerà sino alla mezzanotte del 18. Novantanove persone su cento, nelle tribù ciclofile, credono di sapere che la t'incerò la coppia Moser-Pi;7jen. Mezza persona su cento crede in Argentin-Sercu, mezza in Bidinost-Frculer. A cento persone su cento, comunque, non importa nulla di come la Sei Giorni andrà a finire. Si realizza al Palasport, esauritissimo, un miliardo di incassi, centomila presenze già garantite, una recitu collettiva che in fondo potrebbe anche nobilitare l'evento sjìortivo, qui spogliato del lotterismo che non sia quello di forza maggiore, cioè l'incidente imprevedibile. Si realizza lo sport ottimo massimo, quello in cui non si va a vedere .se» uno ;>incc, ma «come» uno vince: press'a poco ciò che avviene in certe sublimazioni dell'atletica leggera e del nuoto, Coe die annuncia il record e lo fa, idem Salnikov. Quello che non può avvenire nel football, tra l'altro gioco, e collettivo poi: il che è la fortuna e il limite del football, come spiegato anche ieri a Cipro. Stasera Saronni farà gare di contorno, tre, contro Hinault. e si spogliacchierà Carmen Russo. Domani sera ancora Saronni-Hinault, e dolci cosacce di l'Ama Staller, la Cicdolina passata in un anno dal soft aMliard. Già dette o sussurrate le cifre, gli ingaggi da trenta milioni e quelli da tre, le aspirazioni di Moser ad allungare in questi catini la sua carriera, il duro apprendistato a perdere bene da parte di Argcntin e Bidinost che potrebbero vincere benissimo. Tutto a posto, du ieri sera, lo show di arte va¬ rissima funziona, da oggi pomeriggio ci sono anche gli scolari della Lombardia, pedalano pure i dilettanti, gli juniores, le donne, una specie di regolatissima follia rotonda anzi ovale. La Federazione ciclistica italiana organizza in prima persona questi circensi, ed è quella stessa Federazione die poi deve vietare i calzoncini colorati nelle gare su strada. Sercu, il dentone belga che lia vinto ottantotto Sei Giorni, come nessun altro, e che sta simulando gare di addio un po' dappertutto, ha finto ieri sera di sgridare il connazionale Debossdier che fa di fisso il clown, la cosa va avanti da dieci anni, tutti si divertono sempre, come per gli Harlem Globetrotters, e ammettono die anclie questo serve al gioco di giocare a restar giovani. Gian Paolo Ormezzano «La Stampa» di oggi 13 febbraio 1983 è uscila in 570.939 esemplari

Luoghi citati: Cipro, Lombardia, Milano, Parigi