«Mai così male, bisogna cambiare» di Bruno Bernardi

«Mai così male, bisogna cambiare» Il presidente Sordillo avvilito per la prova degli azzurri «Mai così male, bisogna cambiare» Bearzot racconta perché non ha sostituito Paolo Rossi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LIMASSOL — .Mai risto giocare cosi male la Sazionale-. La severa accusa è dell'aw. Federico Sordillo. Il presidente federale, seduto su una panca degli spogliatoi, è avvilito e non esita ad ammettere che dopo l'incredibile 1-1 di Limassol .bisogna prendere coscienza che qualcosa ta cambiato-. — Cipro rappresenta la sua Corea? -Non scherziamo. a Middlesbrough l'Italia aveva perso, qui no e il portiere Costantinou Ita neutralizzato almeno sette difficili palloni: nel primo tempo lui e Pattikis hanno fatto miracoli ma il cuore, il coraggio leonino e un gioco utilitaristico e redditizio hanno potuto più della nostra tecnica e i ciprioti hanno meritato il pareggio^. — Ma dove e finita l'Italia del Mundial? -Siamo sullo stesso livello di Vigo Anche in Galizia avevamo cominciato con tre pareggi, poi vincemmo le altre tre partite di Barcellona, sino\ al trionfo di Madrid. Ce ne re-\ stano cinque, vedremo di ripeterci anche se adesso è tutto: più difficile e la qualificazione per Parigi 84 è quasi impossibile ~. — Cosa e mancalo a Limassol? .•A'on certo l'impegno. E mancato un gol in più-. — Quelli che Rossi sapeva .segnare in Spagna e che adesso non trova? • Certo che chi ricorda il Rossi di Barcellona e Madrid si aspetta un Rossi diverso. Quelle erano grosse prestazioni. Sapevo che sarebbe stata una trasferta difficile ma non pg| pensaiK) in questa misura. Qualcuno si è trovato a disagio sul terreno spelacchiato e gibboso ma non basta a giustificare la prova deludente-. — Immagina adesso l'amarezza dei tifosi italiani e dei trecento militari che sugli | spalti hanno incitato continuamente gli azzurri? • indubbio che a Beirut ci accoglieranno con minore entusiasmo ma la loro amarezza è niente in confronto a quella che sto provando io». Davanti al camerone ci sono alcuni fucilieri del battaglione San Marco. Per loro è un giorno di vacanza speciale anche se in parte rovinato dall'infelice esibizione della Nazionale. E. dimenticando per un momento il risultato, invitano Bearzot a posare per una foto-ricordo mettendogli il basco in testa. Bearzot si 'sforza di sorridere. -.Ui aspettavo una reazione nel secondo tempo, viceversa sono venuti fuori gli avversari e noi abbiamo avuto un calo sorprendente, pauroso di fronte a un Cipro molto vivo e combattivo-. — Il disastro di Limassol assomiglia a quelli dell'avvio mondiale a Vigo? -Non amo mai parlare di disastro, caso mai di giornata poco felice. I fatti dicono che ci troviamo nelle Identiche condizioni di Vigo, solo che a Pontevedra avevo avuto la possibilità di preparare la squadra a lungo mentre adesso la vedo poco, insomma diventa difficile ottenere la stessa concentrazione: ci sono im- pegni di campionato improrogabili ma vedremo di trovare una soluzione. Qualcosa bisognerà pur fare'. — Perché non ha sostituito Rossi che aveva grossi problemi a farsi luce tra la difesa avversaria? . Temevo di restare in dieci: c'erano due o tre elementi claudicanti. Il problema per noi era d'inventare qualcosa in spazi ristretti e. sema voler togliere niente alla prestazione di Causio, l'assenza di Conti si è fatta sentire sulle fasce. Graziani ha segnato, s'è battuto e, nel complesso, abbiamo avuto più occasioni, ma i ciprioti lianno costruito le due più belle, realizzando un gol e vedendosene negare un altro da una strepitosa parata di Zoff. Quasi quasi stavamo dando l'impressione di una sconfitta storica, tipo Corea-. — Cosa ha pensato al fischio finale? «i4 t'incere a Bucarest. Dovremo far bottino pieno dove sarebbe bastato pareggiare. Guai se non fossi fiducioso anche se Parigi si allontana. La matematica non et dà ancora "out" ma è chiaro die in futuro non potremo più regalare punti-. — Non ritiene che sia il caso di anticipare il graduale rinnovamento per rigenerare questa squadra che non riesce più a vincere da quattro partite? -I ricambi dovrò cercarli soprattutto nell'attuale gruppo. Poi si vedrà. Nei prossimi due mesi cercheremo di riorganizzarci per presentarci a Bucarest con gli uomini al meglio di quella condizione che adesso sembrano aver perduto-. Bruno Bernardi