Requiem per samurai indebitati di Vittorio Zucconi

Requiem per samurai indebitati Lettera da Tokyo ^ g Requiem per samurai indebitati C"c una «faccia oscura» del Giappone che sol» raramente si illumina c ci inorridisce. In una domenica di febbraio tre famiglie si sono suicidate collettivamente. E per tutte la stessa causa: debiti. A Kolie. un uomo abbandonato dalla moglie che, a sua insaputa, si era fatta prestare due milioni di yen (12 milioni di lire) dai «toan sharks», dagli strozzini, si è tolta la vita insieme coi due figli. A Saga, una cittadina, altro suicidio collettivo questa volta per due milioni di lire prestati da usurai. A Fukushima. pure un piccolo centro, è stata una donna a chiudere I conti con la vita, perché era in debito di 200 mila lire, c non era in grado di restituirle. Non entrerò In dettagli, ma I suicidi di queste tre famiglie (7 bambini in tutto hanno seguito i genitori impazziti) rivelano come nel fondo di questo Paese cosi orgoglioso, cosi forte, bolle una mistura terribile di antiche dignità e nuovi drammi, capace di esplodere In tragedie neppure troppo infrequenti. Poveri «samurai» a stipendio fisso cadono nella rete degli usurai pronti a soccorrerli in cambio di interessi rovinosi (20-30% la settimana)'. E alla fine, troppo senso dell'onore e troppo pochi sòldi li chiudono nella trappola. Naturalmente con famiglia. Il «Focus» dello scandalo C'è un nuovo mensile in Giappone che sta avendo un successo formidabile a colpi di un milione di copie vendute e fa arrossire lutti coloro che credono alla «.funzione educativa» della stampa. Si chiama «Focus», e si specializza nella pubblicazione di fotografie imbarazzanti, volgari, grottesche, oltraggiose. Nei mesi scorsi assurse a qualche fama internazionale quando pubblicò l'edificante visione di un importante uomo politico intento a far pipi contro un albero nei giardini della Dieta, il Parlamento. Più tardi, segnò ul suo attivo un altro «scoop», riuscendo a fotografare, dal di sotto, le gambe di Farah Fawcett-Majors. la bionda attrice americana resa celebre dalla prima serie di <<Charlie's Angels». Idea non solo di scarso buon gusto, ma anche mollo sorprendente se si pensa che la Fawcett-Majors non ha mai negato a nessun giornale una foto delle proprie gambe, purché al giusto prezzo. Resuscitando il più turpe «paparazzismo». il periodico ha esibilo ancora foto di atleti famosi negli spogliatoi, cantanti alla toilette, e anche qualche austero, autorevole giornalista con le dita nel naso. Lo spirilo è da prima media, ma i soldi sono tanti. La lista d'attesa per gli inserzionisti pubblicitari è arri¬ vala a sei mesi. < Entro l'SJ — ha promesso il direttore — riuscirò a pubblicare una foio ilei primo ministro Nakasone u ledo con una donna. Che non sia sua moglie*, Se non altro, avvertono. Una chitarra per il robot Stanco di sporcarsi le mani di grasso in fabbrica, di lavorare il doppio degli altri senza paga, e di essere anche guardato male, il robot si infila una morbida pelle di polivinile, si mette in testa una parrucca bionda, e decide di studiare musica, partendo d'alia romantica chitarra. E' stalo presentato ufficialmente il primo «.robot chitarrista» prodotto dalla «Mizuno K.K.». Azionato da una batteria interna capace di creare una pressione pneumatica di 0,7 chili per centimetro quadrato, il «robot chitarrista» !u sembianze di donna e sa pizzicare il suo strumento, un po' legnosamente ma senza errori. E' in grado di cantare, accompagnando il suono della chitarra e di chinare graziosamente la testa alla fine del pezzo, presumendo l'applauso. L'utilizzatore si limita a sistemargli le* mani sullo strumento, che a pizzicare ci pensa lei. O lui, visto che «Mizuno KK>> offre ai clienti qualunque «.carrozzeria.>, maschile o femminile. Vittorio Zucconi

Persone citate: Farah Fawcett-majors, Fawcett, Fukushima, Majors, Nakasone

Luoghi citati: Giappone, Kolie, Saga, Tokyo