Si vota a Cipro tra le polemiche «Kyprianou trampolino del pc»

Si vota a Cipro tra le polemiche «Kyprianou trampolino del pc» Il capo dello Stato uscente quasi certo della riconferma grazie ai comunisti Si vota a Cipro tra le polemiche «Kyprianou trampolino del pc» NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE NICOSIA — Oggi i grecociprioti vanno alle urne per eleggere il presidente della Repubblica, il cui mandato dura cinque anni. Tre i candidati: 1 attuale presidente Spyros Ryprianou, 56 anni, appoggialo dal fortissimo partito comunista Akcl (33 per cento dei voti alle legislative del 1981) e dal suo partito, quello democratico (19.5 per cento alle elezioni di due anni fa): Glafkos Clèridès. 64 anni, che ha l'appoggio del gruppo democratico di destra (32 per cento nel 1981): e Vassos Lvssaridès. 63 anni, sostenuto dal partito socialista Edek (8 per cento). Quest'ultimo è appoggiato anche dal Baine, il fronte pancipriota per il rinnovamento (3,5 per cento). Sono queste le seconde elezioni presidenziali dopo la morte del presidente Makarios. nel 1977. e le terze dall'indipendenza, nel 1960. Ryprianou. primo successore di Makarios. è stato eletto nel '78: allora era l'unico candidato. La campagna elettorale si è chiusa venerdì. E' stata basata sul problema di Cipro, sul dialogo con la comunità turca, sui rapporti tra i governi di Nicosia e di Atene, sulla nuova politica del primo ministro greco Papandreu, il quale considera che il problema di fondo non è l'invasione e l'occupazione di una parte dell'isola da parte della Turchia. Infine, la politica economica del governo uscente è stata messa in discussione dopo lo scandalo dell'autostrada Nicosia-Limassol e quello del fallimento delle cooperative salvate a suon di milioni. La campagna elettorale di Ryprianou si è fondata sul ■ programma minimo» di cooperazione stabilito nell'aprile dell'anno scorso tra il suo partito, il partito democratico c i comunisti. E' stato respinto dalle altre formazioni politiche perché «certe scelte sono opposte alla politica di Papandreu sul problema di Cipro* o a causa di «un pericolo comunista». Ryprianou si difende: «Oggi Cipro attraversa il periodo più critico della sua storia, e non possiamo permetterci il lusso di occuparci di questioni secondarie». Clèridès. il principale avversario di Ryprianou. a lungo presidente della Camera. promette un -cambiamento reale» e accusa Ryprianou di «fare da trampolino all'ingresso dei comunisti al potere». Sottolinea la necessità di una stretta collaborazione con il governo greco, e accusa il presidente uscente di opportunismo per avere sacrificato l'appoggio della Grecia a quello del partito comunista. Il dottor Lyssaridés. candidato socialista, considera la sua partecipazione alle elezioni «una necessità nazionale, visto il fallimento del governo». A giudicare dalla forza dei due partiti che l'appoggiano. Ryprianou è quasi certo che sarà eletto al primo turno: gli serve infatti il 51 per cento dei voti. Qualunque siano il risultato del voto e la percentuale del vincitore, il presidente dipenderà, almeno in larga misura, dal partito comunista nell'elaborazione della sua politica. Se eletto, Ryprianou dovrà risolvere parecchi problemi. Prima di tutto quello delle relazioni con la Grecia e il suo premier, il che potrebbe danneggiare i rapporti con l'Akel. suo alleato. Poi. il dialogo con la comunità turca dell'isola, che è in una totale impasse: infine, la difficile situazione economica del Paese. Dimitri Andréou Copyright <il,e Mondivi ' e jht riluti;) i'l.u Stampa>.

Persone citate: Akel, Baine, Dimitri Andréou, Kyprianou, Papandreu