Che nervi i figli di mia moglie

Chenervi ifigli di mia moglie PRIME FILM: «Papà, sei una frana» di Hiller con Al Pacino Chenervi ifigli di mia moglie Papà, sei una frana di Arthur Hiller con Al Pacino. Tuesday Weld, Dyan Cannon. Commedia a colori. Usa 19B2. Al cinema Olimpia. Attenzione a non confondere. Ivan, commediografo passionale e ottimista, vtve con la moglie Gloria e con cinque figli. Solo il primo però, lo spiritoso Igor, è figlio del commediografo. Gli altri sono solo figli di Gloria: Debbie e Bonnic nate dal primo matrimonio con un agente pubblicitario, Spike dal matrimonio col giocatore di baseball d'una squadra mediocre e Geraldo dal fulmineo legame con un ballerino spagnolo. Se poi Gloria, inguaribile curiosa, decide di lasciare Ivan per mettersi con Larry definito un carissimo amico. finirà che la tribù di bambini rimane sulle spalle larghe, larghissime di Ivan. Non sarebbe una cosa strampalata se il commediografo non si trovasse nell'imminenza della prima, quindi alle prese con produttori, legali, attori, regista I nervi di Iran cedono un giorno si e un giorno no, si arriva al debutto con il fiato corto e con il cuore infranto. Però i cinque bambini, con il loro candore di sempre e con una spregiudicatezza tutta Anni Ottanta, hanno conferito al protagonista una nuova maturità Al Pacino ha modo di alternare le consuete espressioni da nevrotico (Il padrino II. Quel pomeriggio di un giorno da cani.... e giustizia per tutti/ con atteggiamenti ora clowne¬ schi ora teneri: non si lascia certo sfuggire l'occasione anche perché le parti di Tuesday Weld (la moglie) e di Dyan Cannon (la primattrice) sono meramente di rincalzo alla sua. Per di più i ragazzi, scelti secondo l'amabile inflessibile selezione di Hollywood, tengono continuamente alto il morale ad Al Pacino non meno che alla platea. Se si accetta la convenzionalità del soggetto firmato da Israel Horovitz, Papà, sei una frana non mancherà di piacere. Certamente i suoi estimatori saranno gli stessi di II ballo asciutto con Jerry Lewis e non gli estimatori del corretto regista Arthur Hiller che nel titolo precedente — Making love — si affannava nell'elogio dell'amore omosessuale. p. per. Al Pacino, clown tenero

Luoghi citati: Hollywood, Iran