Bush e Shultz a rapporto alla Casa Bianca Reagan ripete: Pronto a vedere Andropov di Ennio Caretto

Bush e Shultz a rapporto alla Casa Bianca Reagan ripete: Pronto a vedere Andropov Il «contenimento» dell'Urss al centro dell'offensiva del presidente in Europa e in Oriente Bush e Shultz a rapporto alla Casa Bianca Reagan ripete: Pronto a vedere Andropov DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE WASHINGTON — Il presidente Reagan ha ribadito ieri la sua disponibilità a incontrare -dovungue e in qualsiasi momento* il leader sovietico Andropov -per firmare un trattato che metta al bando dalla faccia della terra le armi nucleari a medio raggio*, ossia le armi di teatro in Europa. Il Presidente ha diramato un breve comunicato al termine del suo incontro con il vicepresidente Bush e il segretario di Stato Schultz. reduci rispettivamente dalle visite europea ed asiatica.-/ loro viaggi — ha affermato Reagan — hanno rafforzato la politica estera americana e hanno segnato ulteriori progressi per quanto concerne il futuro di due aree molto importanti come il disarmo e l'Asia*. Con il comunicalo. Reagan. che si è mostrato visibilmente compiaciuto dall'esito delle missioni dei suoi due principali collaboratori, ha di fatto ribadito il «messaggio ai popoli europei» letto da Bush in Germania. Non è escluso però che le consultazioni tra il vicepresidente e il segretario di Stato preludano a cruciali passi avanti nelle trattative di Ginevra. Le visite di Bush in Europa e di Shultz in Asia hanno segnato per gli Stati Uniti l'inizio di un'offensiva diplomati¬ ca che si sta sviluppando anche su altri fronti: l'ambasciatore all'Onu Kirkpatrick. ad esempio, si trova in America Centrale. Shultz partirà presto per il Medio Oriente. All'inizio del secondo biennio di presidenza. Reagan sembra avere individuato principi precisi di politica estera: conservazione dell'equilibrio nelle aree calde, il Golfo del Messico e la regione mediorientale innanzitutto, accelerazione del dialogo con i partners attuali e futuri, Europa. Giappone e Cina. Tutto ciò allo scopo di contenere l'Urss entro rigidi confini geopolitici e di costringerla a negoziare. I punti deboli di questo disegno per ora sono tre: America Centrale. Medio Oriente e Cina, e fanno temere che sia destinato al fallimento. Ma gli ultimi eventi in Israele e l'intervento conciliatore di Shultz potrebbero mutare il quadro orientale in meglio con rapidità maggiore del previsto. La Cina inoltre non nasconde che le sue riserve sono strumentali, ossia dirette a strappare quante più concessioni possibili su Taiwan. Perno delle future iniziative americane rimangono l'Europa e il Giappone. Bush ha detto di non aver trovato in Europa •la temuta dimione... ma un fronte assolutamente unito*. Vi sono differenze, ha aggiunto, tra i partiti al governo e quelli all'opposizione. Dal Giappone. Shultz ha portato un messaggio ancora più confortante: Tokyo, ha affermalo, assumerà in Asia una chiara funzione stabilizzatrice, militare ed economica. A breve termine, si sottolinea a Washington, gli sviluppi più importanti dovrebbo essere quelli ginevrini. Bush ha riassunto cosi la situazione: -Speriamo tuffi che l'Urss faccia proposte nuove. Ma siamo scettici. Gli alleati condividono la nostra sensazione che Andropov non sia morbido e non intenda assumere un atteggiamento più ragionevelo*. Se alle trattative di Ginevra sulle armi di teatro l'Impasse durasse troppo a lungo, toccherebbe alla Nato farsi avanti. ..Dai miei colloqui*, ha spiegato Bush, -è emerso il consenso dell'Europa sull'accordo interinale in vista di una successiva opzionesero-, Ennio Caretto