Così Franca è stata assolta di Claudio Cerasuolo

Così Franca è stata assolta Depositata la motivazione della sentenza per la Ballerini Così Franca è stata assolta Le argomentazioni della corte d'assise d'appello - «E' verosimile che abbia saputo del delitto da Pan, tacendo poi per paura» • Perché la formula del dubbio Venti giorni separano Franca Ballerini dalla conclusione della sua tormentata storia giudiziaria. Ieri il giudice relatore Emanuele Nattero ha depositato la motivazione della sentenza con cui il 21 dicembre scorso la seconda corte d'assise (pres. Isnardl) l'ha assolta per insufficienza di prove dall'accusa di complicità con l'amante Paolo Pan nell'omicidio del marito Fulvio Maglìacani. A partire da oggi il rappresentante dell'accusa, il sostituto procuratore generale Vincenzo Silvestro, ha venti giorni di tempo per ■■coltivare», come si dice in termine tecnico, il ricorso che aveva proposto contro la sentenza. Se decidesse di farlo, si aprirebbe un nuovo capitolo nel giallo Maglìacani. un nuovo processo davanti alla corte di Cassazione, che a sua volta assegnerebbe ad una diversa corte d'assise d'appello — non più a quella di Torino — la celebrazione. L'attesa — Dopo aver affrontato nell'arco di dieci anni — il delitto è del 21 giugno '72 — cinque anni di carcere, una condanna all'ergastolo, una assoluzione piena, una nuova cattura, un'altra assoluzione per insufficienza di prove. Franca Ballerini dovrà vivere per altre tre settimane con questa terribile spada di Damocle sospesa su di lei. Inutile tentare di avvicinarla. I suol legali, avvocati Delgros- so e Badellino. fanno barriera per proteggere quello che resta della sua .privacy... Ha detto l'avvocato Delgrosso: ••Franca vuole uscire da questa storia. Parlerà quando sarà finita (se finirà, come mi auguro, tra poco). Anche noi abbiamo ricorso contro la sentenza;. In cento pagine di motivazione il giudice Nattero ha esaminato ogni aspetto. Il movente — Mentre per Paolo Pan esiste un movente autonomo («La passione per Franca, che voleva tutta per sé, può essere stata la molla, la sua personalità criminale non aveva bisogno di nessun incitamento al delitto, nemmeno da parie dell'amante», scrive Nattero) quali ragioni avrebbe avuto la donna per desiderare la morte del marito? La famiglia Maglìacani appariva unita, hanno detto amici e conoscenti, seppure con qualche voce dissenziente. Franca aveva sempre celato la sua relazione con Paolo. Le accuse — La donna avrebbe dato le chiavi dell'alloggio di via Servais all'amante e fornito notizie sulle abitudini di Fulvio, utili per l'assassino. Queste cose le confida Tarcisio Pan, il fratello dell'assassino, alla sua amica Marisa Bruno. Ma la settimana dopo le dice anche che -Paolo ha fatto tutto da sé. Franca era al Sestriere, non sapeva niente». Quando credergli? Il guaio è che Tarcisio è testimone da prendere con le molle. -Le chiavi in ogni caso non sarebbero bastate — scrive Nattero — perché Fulvio Magllacar.t aveva l'abitudine di barricarsi in casa (due serrature e una catenella) ed era armalo. L'assassino può dunque essere entrato dal balcone-. Fulvio, avvertita una presenza estranea, si è fatto incontro all'aggressore ed è stato pugnalato. Non in camera da letto, altrimenti il sangue avrebbe impregnato la moquette. II comportamento — Ogni momento dell'esistenza della vedova è passato al vaglio minuzioso degli inquirenti. Se fosse stata complice, perché mettere in allarme la famiglia del marito, telefonando dal Sestriere, con il rischio che il suocero, come poi avvenne, andasse a vedere che cosa era successo In via Servais? -Ogni suo gesto, ogni sua azione è vista in chiave accusatoria, partendo dal presupposto che Franca sapesse del delitto perché complice. Presupposto indimostrato — sostiene Nattero — ami è verosimile che lo abbia saputo all'Hotel Alexandra dall'amante, nel febbraio del '73, e che poi abbia dovuto diventare complice dell'assassino, tacendo la verità, per paura e per il futuro della figlia Stefania-. La serie di indizi — conclude la sentenza — non porta alla certezza di una complicità della vedova nel delitto. Ma -l'incertezza che ha caratterizzato la valutazione complessiva degli elementi a carico dell'imputata, non può che portare ad una assoluzione con la formula del dubbio». Claudio Cerasuolo Franca Ballerini, appena scarcerata, ritrova il suo sorriso

Luoghi citati: Sestriere, Torino