Commissione Difesa, Cicciomessere espulso e portato fuori sulla sedia

Commissione Difesa, Cicciomessere espulso e portolo fuori sulla sedia Scontro verbale con il presidente durante una lunga seduta-fiume Commissione Difesa, Cicciomessere espulso e portolo fuori sulla sedia ROMA — Via libera alla Commissione difesa della Camera al provvedimento che aumenta le indennità operative dei militari, dopo la clamorosa espulsione dell'on. Cicciomesserc. L'esponente radicale, per ordine dei questori, è stato portato — seduto su una sedia — da sei commessi fuori dall'aula perché non voleva abbandonarla. L'episodio che ha determinato la sua espulsione è accaduto verso le 15, dopo oltre 24 ore di seduta-fiume della commissione (interrotta però' dalle 7 alle 11 di ieri) che stava esaminando il provvedimento. Secondo il regolamento, quando una commissione è in seduta continua redigente (nel senso che all'aula spetta solo 11 voto finale) i suoi membri non possono essere sostituiti. Cicciomesserc, avendo già presentato oltre 350 emendamenti ai primi 13 articoli della legge, e potendone ancora presentare, intendeva portare avanti una «durissima opposizione- al provvedimento in quanto, a suo giudizio, con la sua approvazione si favoriva tutto il personale militare e non solo quello «operativo-. La commissione è andata avanti tutta la notte nella discussione e votazione degli emendamenti radicali. Verso le 15 doveva cominciare la illustrazione degli emendamenti all'art. 4. A questo punto un altro deputato del gruppo radicale, Melimi, ha chie¬ sto di parlare. Il presidente della commissione. 11 comunista Angelini, si è richiamato ad una circolare dell'on. Ingrao (emanata nel periodo della sua presidenza) secondo la quale nella illustrazione degli emendamenti non potevano esserci sostituzioni se la commissione era in seduta continua e redigente. Angelini metteva in votazione la richiesta di Melimi che veniva respinta. Il racconto dei fatti è, da questo momento, divergente. I radicali sostengono che Angelini non ha letto l'ultimo comma della circolare che affermava il contrario. I gruppi della maggioranza e i comunisti affermano l'opposto. Comunque, subito dopo la vota- zlone, Cicciomesserc accusa Angelini di arroganza e di usare metodi «teppistici-. Aggiunge, urlando, parole - le hanno riferite vari deputali tra i quali i de Slcgagnini e Cerioni — come -cialtrone-, scippatore-, «teppista-, «manigoldo-, «viva 1 soviet». A queste accuse Angelini, dopo aver ammonito per tre volle Cicciomesserc, ha deciso la sua espulsione. Ma il radicale ha rifiutato di abbandonare l'aula; Angelini ha allora chiamato 1 questori della Camera. Questi, dopo aver Invitato tutli i deputali ad uscire, hanno ordinalo ai commessi di portare Cicciomesserc fuori dall'aula, Cicciomesserc, che non è nuovo a simili episodi, ieri pomeriggio si sarebbe dovuto presentare ad una comniissione d'indagine nominata per verificare la sostanza delle affermazioni che fece in aula il 10 gennaio scorso durante lo svolgimento di Interpellanze e Interrogazioni nei confronti del sottosegretario alla Difesa Clccardini. che dalle parole del deputato radicale si ritenne offeso. Fu Ciccardini a chiedere al la presidente della Camera, in base all'art. 58 del regolamento, la nomina di una commissione di indagine. Ieri Cicciomessere ha scritto una lettera al presidente della commissione. Basimi, per confermare che non si sarebbe presentato alla commissione finalizzata — egli dice — a censurare, attraverso una specie di tribù naie speciale interno, un gruppo politico colpevole di non partecipare al gioco delle parti e alle complicità che segnano purtroppo la vita poli tica del palazzo. Nella seduta del 10 gennaio Cicciomesserc attribuì a Ciccardini di fare la parodia- del ministro Lagorio. Nella lettera a Basitili, l'esponente radicale accusa la presidente della Camera di essere incapace di tutelare i più elementari diritti-.

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