Renault, assalto al titolo di Cristiano Chiavegato

Renault, assalto ai titolo Renault, assalto ai titolo I tecnici hanno sviluppato un motore più affidabile che in passato - Adottato un impianto di alimentazione acqua-benzina - Si punta su Prost e si teme Maranello DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LONDRA — Il matrimonio con la Lotus non ha certamente •imborghesito» la Renault. L'obiettivo primario della Casa francese rimane sempre la conquista del titolo mondiale di Formula 1. Semmai, la cessione dei motori alla scuderia inglese (ed, eventualmente, più avanti anche alla Ligler) viene considerata una mossa utile per aumentare le possibilità di successo. E' vero che se la macchina di De Angelis arriverà prima di quelle di Prost e di Cheever, la Renault correrà il rischio di sollevare qualche perplessità sulla efficienza della propria squadra. Ma è altrettanto vero che in questo caso sarà pur sempre un suo propulsore turbo a vincere. In più, con diverse macchine in pista le possibilità aumenteranno in percentuale e si metteranno in difficoltà gli avversari. La presentazione della nuova Lotus 93 T ha dato l'opportunità ai responsabili della Renault di fare il punto sulla situazione a circa un mese dall'inizio del campionato. -Abbiamo all'attivo — ha detto il direttore generale Ge¬ rard Larrousse —11 vittorie e 27pole position. Lo scorso anno, se Prost non si fosse fermato a tre giri dal termine della corsa a Zeltweg, saremmo qui a parlare di riconquista del titolo. In ogni caso sappiamo benissimo in quale direzione lavorare: non sono le performances a far difetto alle nostre vetture e lo abbiamo dimostrato. Ci serve solo trovare l'affidabilità. Ed è in questa direzione che si è preparata la stagione 1983». La Renault è già a buon punto. La nuova RE 40 ha ottenuto il giro più veloce nelle prove di Rio. Ma i tecnici guidati da Bernard Dudot, non vogliono correre rischi. Le prime gare saranno disputate dalle vetture vecchie aggiornate con i nuovi regolamenti, mentre quella in fase di studio esordirà con le prove europee. -Abbiamo realizzato noi stessi — ha affermato il progettista — una nuova iniezione elettronica che viene comandata da un computer, operante su cinque parametri base, che vanno dalla pressione alle temperature al controllo dei consumi. L'adozione di un impianto d'acqua nell'alimentazione, inoltre, ci consentirà di utilizzare potenze più elevate, fra iGOOel 640 CV in gara, senza problemi. I nostri motori, attualmente, spinti al massimo durano circa 1000 km ed un Gran Premio è meno di un terzo di questa distanza*. La forza dell'equipe non sta soltanto nelle macchine. Larrousse è convinto di avere a disposizione una squdra omogenea. «Prost — ha dichiarato — è il migliore del mondo in assoluto. Un ragazzo velocissimo, serio, la cui abilità è dimostrata dal fatto che a parità di prestazioni "risparmia" maggiormente le vetture. Sarà la prima guida. Questo deve essere chiaro. Alain e Eddie Cheever avranno lo stesso materiale a disposizione, ma in caso di necessità sarà Prost l'uomo di punta». Il riferimento ad Arnoux ed alla ribellione dell'attuale pilota della Ferrari lo scorso anno è evidente. Pur riconoscendo le capacità del pilota di Grenoble, Larrousse non nasconde implicitamente la sensazione di tranquillità che prova non avendolo più in squadra. Su Cheever 11 giudizio è positivo: « Un pilota molto regolare dal rendimento costante in corsa. Poco appariscente ma molto redditizio». La Renault non nasconde — e del resto non lo aveva mal fatto — le proprie ambizioni mondiali. Larrousse però è cauto: 'Con i nuovi regolamenti e tante vetture inedite, il campionato sarà molto duro. Ma noi temiamo soprattutto la Ferrari. Sarà con la squadra italiana che ci dovremo battere e la lotta dovrebbe essere appassionante. Se riusciremo a sconfiggere Maranello per noi sarà una duplice vittoria». Cristiano Chiavegato Alain Prost

Luoghi citati: Londra, Maranello, Zeltweg