Sette Paesi Opec (su 13) pronti a ribassare il prezzo del petrolio

Sette Paesi Opec (su 13) pronti a ribassare il prezzo del petrolio Il tema discusso da un ministro libico a Riad con Yamani Sette Paesi Opec (su 13) pronti a ribassare il prezzo del petrolio GEDDA — Il ministro del Petrolio Ubico, Kamal Russa n Maghur, è giunto In Arabia Saudita per consultarsi con Yamani sul problema dei prezzi e della produzione ir cntre negli ambienti petroliferi Internazionali si sostiene che già 7 del 13 Paesi dell'Opec sono d'accordo sulla necessità di ridurre il prezzo di riferimento ora di 34 dollari. Un annuncio In questo senso è probabile prima della fine del mese, ha detto un alto dirigente di una società americana partner deli'Arameo saudita. L'arrivo di Maghur a Gedda riveste un particolare significato in quanto è II primo ministro Ubico che si reca in Arabia Saudita da quando I due Paesi «congelarono» le relazioni tra di loro nel 1980. La Libia sarebbe uno dei sette Paesi d'accordo sulla necessità di ridurre il prezzo. Gli altri sono Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Uniti, Iraq, Indonesia e Qatar. Le maggiori resistenze provengono. Invece, da Iran e Venezuela. Secondo «Al Watan Al Arabi», una rivista in lingua araba pubblicata a Parigi e di tendenza pro-irachena, Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Uniti e gli altri tre Stati minori che formano il Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg) sono pronti a formare il nucleo di un «nuovo Opec» con una capacità produttiva di 16-18 milioni di barili al giorno e un surplus di capitali pari a 120-150 miliardi di dollari.

Persone citate: Al Arabi, Kamal, Yamani