La Visentini-bis vicina all'approvazione Tempi più lunghi per i decreti economici

La Visentini-bis vicina all'approvazione Tempi più lunghi per i decreti economici La Visentini-bis vicina all'approvazione Tempi più lunghi per i decreti economici n , o i e % e s . a o a a i l , o ROMA — C'è gran lavoro In ParlamAntn n*»r l'ivcnmn p ROMA — C'è gran lavoro In Parlamento per l'esame e l'approvazione di numerosi ed importanti provvedimenti. Tra commissioni ed aula, alla Camera e al Senato si stanno discutendo in questi giorni 1 due decreti economici varati dal governo alla fine del dicembre scorso: la «Visentini-bis- per la rivalutazione dei redditi delle imprese; la riforma dell'equo canone; il pubblico impiego; l'imposta sugli accendini e il divieto di pubblicità delle sigarette. Buona parte di queste misure devono essere convertite in legge entro i primi giorni di marzo, ma è difficile che questo termine possa essere rispettato, specie per 1 due decreti di fine anno (quello tributario all'esame della Camera e quello sulla finanza locale, al Senato), sia per la decisa opposizione di comunisti, missini e radicali, sia per le divergenze sugli emendamenti che ancora si registrano all'interno della stessa maggioranza. Più che probabile quindi il ricorso alla decretazlone-bis. Visentini-bis — L'assemblea di Montecitorio ha autorizzato ieri la commissione Tesoro a deliberare in sede legislativa per questo provvedimento già approvato dal Senato. L'iter si accorcerà cosi notevolmente e la conversione in legge dovrebbe aversi già in settimana. Decreto tributario — Chiusa dopo una lunga maratona oratoria la discussione generale, l'assemblea di Montecitorio ha incominciato ieri a tarda sera l'esame dei singoli articoli. Nella replica, 11 ministro Forte ha sottolineato come il governo abbia accolto molte delle modifiche proposte, mostrando cosi una buona disponibilità al dialogo. Il clima disteso non ha tuttavia permesso il superamento del contrasti su alcuni punti del provvedimento. Liberali e democristiani, ad esempio, Insistono perché venga cancellata l'Imposta del 16 per cento sul prodotti hi-fi che 11 ministro Forte invece vuole. Sempre il pll chiede una diversa .ridisegnatura. delle nuove aliquote Irpef. Si è per contro raggiunto un accordo per un emendamento soppressivo della norma relativa al dimezzamento dell'imposte sugli immobili per le sedi dei partiti. Finanza locale — Il 8enato ha deciso di spostare a martedì prossimo l'avvio del dibatti¬ 1 to in aula, dal momento che lt 1 r.nmmisRinnf» T«Mnnn7.e di Pa- to in aula, dal momento che la commissione Finanze di Palazzo Madama non ha ancora concluso l'esame preliminare del decreto. Intervenendo in commissione. Forte ha con fermato che nel provvedimento resta la delega al governo per l'imposte comunale sugli immobili (lei) che dovrebbe entrare In vigore nel 1984. Il ministro delle Finanze ha sottolineato come la delega tenda ad assicurare fin dal prossimo anno l'autonomia impositiva dei Comuni. Que sto slittaménto comunque porterà diritti alla ripresentazione del decreto. In quanto dopo 11 voto finale del Senato dovrà andare all'esame della Camera. E il tempo non c'è, Equo canone —L'esame del progetti di riforma è incomln ciato ieri presso le commlsslo ni Lavori Pubblici e Giustizia della Camera, riunite In sedu ta congiunta. Pubblico impiego — La legge quadro è state votata ieri dalla commissione Affari Costituzionali del Senato nel testo stesso votato dalla Camera il 17 giugno dello scorso anno. Il provvedimento andrà ora in aula per una rapidissima conversione In legge, e. p.

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