Strage di cinghiali animali pericolosi

Strage di cinghiali animali pericolosi Grandi battute in Sardegna Strage di cinghiali animali pericolosi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE SASSARI — Da due mesi, ogni domenica, lo stesso rito: sul tettuccio dell'auto, carica di cacciatori soddisfatti, uno. due. tre e anche più cinghiali abbattuti. Quanti ne sono stati uccisi in quest'ultima stagione venatoria? Rispondere con precisione è impossibile, si tratta comunque di diverse migliaia. I cacciatori in Sardegna sono oltre 60 mila e 11 numero cresce con quanti vengono dalla penisola. Ogni centro abitato (soprattutto i più piccoli) ha poi agguerrite compagnie — ciascuna composta da 15-20 persone — in conflitto fra loro. La popolazione dei selvatici è aumentata negli ultimi anni e costituisce un doppio pericolo: per le colture, spesso irrimediabilmente danneggiate, e per la diffusione della peste suina africana, contagio attribuito (ma per ora senza precisi riscontri) al cinghiale in quanto «portatore sano... Molte compagnie di cacciatori nate all'apertura della caccia si sono impegnate a portare ai ricercatori dell'Istituto zooprofllattico della Sardegna uno o più organi interni dei capi abbattuti, cosicché si possa individuare se siano davvero portatori sani della peste suina africana. La compagnia di Francesco Puddu, di Sorgono, ha abbattuto quest'anno 26 esemplari, contro i 20 della compagnia di Francesco Mereu, i 17 di quella di Ernesto Puddu, i 6 e 1 5 rispettivamente dei gruppi di Mauro Delogu e Tonino Marras. Ci sono altri primati: il più vecchio cacciatore, Giovanni Antonio Passaghe, 86 anni, che guida le battute dei giovani compaesani di Bortigiadas impugnando 11 suo cai. 16, costatogli, nel 1921.cento lire. a. p.

Persone citate: Ernesto Puddu, Giovanni Antonio Passaghe, Mauro Delogu, Mereu, Puddu, Tonino Marras

Luoghi citati: Bortigiadas, Sardegna, Sassari, Sorgono