L' America dei bambini perduti di Furio Colombo

 L'America dei bambini perduti UN'ANGOSCIA DI MASSA: LA NUOVA LEGGE VI PORRÀ' RIMEDIO? L'America dei bambini perduti Negli Stati Uniti ne scompaiono ogni anno quasi due milioni: trecentomila non vengono più ritrovati - D Congresso ha appena approvato le misure proposte dal presidente Reagan • Da gennaio funziona un «computer» in grado di trasmettere feto e dati di adolescenti al più sperduto posto di polizia - In tutte le scuole si prendono le impronte digitali degli alunni - Il caso esemplare di Etan Patz - Un film NEW YORK — ..Viviamo nel mondo dei media, della televisione» dice Micluxel Me Donnell. portavoce dell'Fbi. "E 1 media ci danno un volto e una data. Il volto è quello del piccolo Etan Patz. di sei anni. La data è il 25 maggio del 1979. Quella mattina il bambino è scomparso nei cento metri tra la porta di casa e la fermata dell'autobus. Adesso siamo abituati a pensare che tutto sia cominciato quel giorno. Ma il problema è molto più grande. Basta guardare le cifre». CI sono due ragioni per la conferenza stampa di Michael Me Donnei!. La prima è che pochi giorni fa, dopo anni di silenzio, si era sparsa la voce che il bambino Etan Patz era stato trovato in una larm del New England. Secondo la polizia, la farm era un centro di prostituzione minorile e una fotografia trovata in un album di «offerte» sembrava identica a quella di Etan. Sfortunatanvente quella pista non ha portato alcun frutto, tranne l'arresto di alcuni loschi individui e la liberazione di due dodicenni, di cui però mai nessuno aveva denunciato la sparizione. La seconda ragione e che il Congresso ha appena approvato una legge proposta personalmente dal presidente Reagan e che ha il nome di ..Missing children act» (legge dei bambini perduti). In quell'occasione il presidente Reagan si è presentato alla stam¬ pa insieme con i coniugi Walsh, che per quella legge avevano lottato da anni. Il loro bambino, Adam, era scomparso vicino a casa, mentre giocava, proprio come Etan {aveva la stessa età). Per settimane i genitori di Adam hanno lavorato da soli (o aiutati solo da amici) a cercare il loro bambino. La polizia americana Ita giurisdizione strettamente locale, ogni villaggio, ogni città ha una polizia diversa, che non può interferire con la polizia dello Stato e con quella federale: ■ Arrivavamo angosciati in un posto nuovo e scoprivamo che lo sceriffo locale non sapeva niente della sparizione di nostro figlio. Tutto quello che potevamo lare era incoi- lare la foto di Adam sul muro, nell'ufficio dello sceriffo, e rimetterci in strada in cerca di un'altra stazione di polizia». / Walsh non «operano che il loro bambino era già all'obitorio di una città vicina. Sono stati loro a denunciare un agghiacciante dettaglio legale. Le morgues non hanno obbligo di investigare quando ricevono il cadavere di un bambino. Poiché è naturale che un bambino sia sema documenti, l'indagine viene ritenuta troppo costosa o impossibile. La procedura è che una descrizione delle piccole vittime non identificate viene pubblicata dal tribunale locale ogni sei mesi. Che cosa stabilisce adesso la legge Reagan sili «bambini perduti»? Qualcosa che avrebbe cambiato se non la storia di Adam, almeno quella dei moltissimi Etan Patz di tutta iAmerica. Da gennaio funziona in America un computer nazionale collegato con tutte le polizie locali, fino al paesino più piccolo e al più remoto sceriffo. Quel computer funziona esclusivamente per adolescenti e bambini, e può trasmettere l'immagine e tutti i dati possibili in pochi secondi. Le cifre che hanno sconvolto il Paese sono state dette dall'assistente stampa del presidente, Joe Gergen, quando è stata firmata la nuova legge. Un milione e ottocentomlla bambini e ragazzi sotto i quindici anni scompaiono ogni anno in America senza lasciare traccia. Di essi trecentomila non vengono mai più ritrovati. Meno della metà ritornano a casa, anche perché a volte vengono ritrovati o danno notizie soltanto dopo anni. O quando per caso la loro presenza viene registrata in un carcere, o in un ospedale. Eppure quando il piccolo Etan Patz, che adesso, con la sua bella faccina ridente incollata su un lato di tutti gli autobus di New York, è diventato il simboto dei bambini scomparsi, si è perduto fra la porta di casa e la stazione dell'autobus, alle otto di mattina del 25 maggio del 1979, c'era stato un tale fervore di ricerche, una tale partecipazione di tutta la città di New York die i genitori sono rimasti ad attendere fiduciosi per molti mesi. Il padre, che è un buon fotografo, e die è l'autore di tutti i ritrai", del piccolo che si vendono ancora a New York, dice con sicurezza che è certo di ritrovare suo figlio. La madre di Etan non si è liberata di un ricordo da incubo. Era alla finestra, come sempre, per osservare il bambino per vederlo salire sull'autobus. Etan è sceso di corsa, si è voltato a salutare la madre, è passato dietro una catasta di scatole e casse che attendevano di essere raccolte da un camion. Il quartiere è Soho, zona di artisti e gallerie d'arte, un certo disordine sulla strada fa parte del colore di una zona un poco bohème dorè si conoscono tutti. Incuriosita la madre ha notato che il bambino non si è più vtsto uscire dall'altra parte della montagna di casse, pochi metri dalla fermata dell'autobus. E' scesa in strada e ha cominciato a cercare sul marciapiede, a chiedere ai negozianti. Tutti conoscevano Etan, tutti lo avevano visto uscire di casa e poi basta. Dagli asili Sono passati mesi prima che si trovasse in una cascina del Massachusetts la famosa fotografia che sembrava uguale al ritratto di Etan. Ma si è scoperto che si trattava di un altro bambino, di una pista sbagliata. E sono passati quasi due anni prima che un testimone prendesse la decisione di presentarsi. Al problema dell'indifferenza, l'ostacolo più graxv di ogni indagine, la legge dei bambini perduti appena approvata pensa di porre rimedio con una pressione psicologica molto forte. «Ora. dice Gergen, tutti sanno che l'informazione, e l'immagine del bambino scomparso, continueranno a circolare per tutta l'America, e nessuno potrà far finta di non aver visto quello che ha visto. Se hanno paura di parlare, adesso dovranno aver paura di tacere». Ma c'è un'altra idea, nella nuova legge. E' una disposizione che suggerisce a tutte le scuole di prendere le impronte digitali dei bambini, a cominciare daglt asili nido. Non è un obbligo per gli insegnanti perché è risultato che l'obbligo sarebbe stato contrario alla Costituzione. Ma moltissime scuole hanno cominciato a farlo. Lunedi scorso a New York, con una specie di festa, sono state raccolte le impronte digitali dei primi quarantamila bambini. Gradatamente, col consenso dei genitori, lo faranno tutte le scuole, cominciando dai bambini più piccoli, che sono quelli più facilmente disorientabili in caso di rapimento. Rapimenti Secondo l'Fbi — e contro la persuasione diffusa in America, dove il rischio di rapimento in altri paesi viene sempre Jiscusso come un segno di condizioni locali diverse e inferiori — il rapimento dei bambini è un reato tutt'altro che insolito. Ci sono circa cinquantamila casi ogni anno. «Due ragioni, afferma Me Donnell. fanno si che questi eventi diventino raramente notizia. La prima è che i rapimenti di bambini in America avvengono quasi sempre in zone popolari, i riscatti sono modesti, vengono pagati immediatamente e se possibile nessuno si rivolge alla polizia. La seconda è che la condizione delle famiglie americane, divise dal divorzio per più del cinquanta per cento dei casi, mette sia la polizia che l'opinione pubblica di fronte a una costante incertezza. Si tratterà di rapimento o di un ennesimo litigio fra coniugi?... Il computer installato dalla nuova legge deve superare anche il rischio di lasciare le cose in sospeso. Basta che una sola parte Ila madre, il padre, un testimone, la scuola) segnali la sparizione, e subito fotografia e impronte digitali faranno il giro del Paese. Ma il caso di Etan Patz continua a restare un simbolo proprio perché il bambino non è stato mai ritrovato. Ogni venticinque maggio le televisioni americane tornano a narrare la storia, avvertendo che Etan adesso ha otto anni, nove anni, e mostrando la fotografia ritoccata da esperti in modo da suggerire la nuova immagine. Rimane, oltre il dolore dei genitori di Etan. il disorientamento di un Paese che apprende di perdere un milione e ottocentomila bambini ogni anno. Coinè è possibile? Secondo la «Sezione bambini perduti» della polizia di New York /che il sindaco Koch ha voluto organizzare dopo la scomparsa del piccolo Etan). non bisogna dimenticare da una parte la grandezza del Paese («Dentro l'America si perdono le tracce di milioni di adulti, non solo dei bambini») dall'altra la sproporzione pericolosa che c'è nei bambini fra quello che sanno e la maturità die, naturalmente, non hanno. «I bambini di questa generazione sanno tutto, parlano come adulti, hanno informazioni precise, possono andare in un aeroporto o in una stazione senza apparire affatto smarriti», dice Frank Peno, uno dei detective che cercano l bambini perduti. «Scuola e televisione li mettono in grado di sentirsi preparati, audaci. Conoscono bene anche i pericoli della strada, della ferrovia sotterranea. Sono più attenti e più rapidi degli adulti. Ma quello che non hanno è il senso critico di un problema, la misura di un ostacolo, la valutazione di un rischio». Quando incontrano il tipo sbagliato di adulto nasce il dramma di cui adesso si sta occupando tutta l'America. La Twenty Century Fox ha colto questa angoscia di massa e l'ha trasformata in un film uscito in questi giorni a New York fWithout a trace. Sema lasciare traccia), una storia ispirata a Etan Patz, «e anche, dice Stanley Jaffe, il regista, a milioni di altri bambini perduti in America». Furio Colombo