Fantini chiude il caso Eni Ora lo scontro sui decreti di Gianfranco Piazzesi

Fantini chiude il caso Eni Ora lo scontro sui decreti Votata dalla Camera la fiducia con 334 sì, 254 no, 5 astenuti Fantini chiude il caso Eni Ora lo scontro sui decreti Devono essere approvati dal Parlamento entro la fine di febbraio - Il repubblicano Battaglia: «Con il nostro "no" diamo al governo non un addio ma un arrivederci» Il metodo che offende Il caso lini si ù finalmente concluso. li da questa torbida e intricata vicenda sono emersi due fatti importanti. I.a gente era rimasta mollo perplessa quando era venuta a sapere che il professor Colombo, dopo tre mesi di presidenza, era stato invitato a dimettersi. Da parte socialista si era fatto notare che Colombo non 'aveva rispettalo i patti da lui assunti entrando in carica, patti che prevedevano la permanenza del ragioniere socialista Di Donna nella giunta esecutiva dell'Eni, in attesa di essere meglio sistemato altrove. Questi particolari avevano però accresciuto il malumore. Alla perplessità era subentrata l'indignazione. Comunisti, radicali, missini non si sono lasciati sfuggire questa occasione per criticare il governo e in particolare il ministro socialista De Michelis, risollevando il problema della lottizzazione. Ciò era largamente scontato: ma per la prima volta in dieci anni i repubblicani hanno detto «non alla mozione parlamentare su cui la maggioranza aveva posto la fiducia. Ciò non vuol dire che il pri sia passalo all'opposizione. Tuttavia questo uno» rima- ne importarne. Il compianto popolare per i casi del professor Colombo ha giustamente preoccupato i socialisti, indiziali come colpevoli. Craxi e Martelli sono tornati a denunciare la ripresa di una offensiva politica che vedrebbe De Mita e Berlinguer come alleali di fatto, nel tentativo di ridimensionare il dinamismo e l'intraprendenza del nuovo psi. Hanno poi lamentato il pregiudizio negativo di quasi tutta la stampa, che sarebbe stata pressoché unanime nell'csaltarc Colombo, nel denigrare Di Donna, nell'accusarc De Michelis e nel dimenticare che proprio in quei giorni il ministro del Tesoro, il democristiano (iuiia. aveva nominato un personaggio discusso come Ventriglio alla presidenza del Banco di Napoli. L'indifferenza per la resurrezione di Venlriglia e stata senz'altro sorprendente; ma ciò non basta per concludere che il psi sia stalo soltanto la vittima di una campagna di stampa abilmente orchestrata Questa volta i giornalisti hanno trovalo larghe schiere di lettori disposti a lasciarsi convincere, li appena il psi si e deciso a presentare per l'Eni un uomo slimalo come Kcviglio, il tono delle polemiche si e abbassato. Sul secondo punto, il ino mentaneo passaggio di Spadolini all'opposizione, qualcuno ha parlato di un risentimento del leader repubblicano verso Craxi, reo di avergli preferito l'anfani. Ma rifiutiamo di credere che cene eventuali ama rezze abbiano avuto una in fluenza determinante, ti d'altronde, Spadolini ha sollevato una precisa questione di principio, Spadolini ha criticato il modo con cui Fanfani ha invitalo Colombo a meltersi da parte e il modo con cui ha nominato Reviglio, e ha proposto un codice di comportamento che determinasse una inversione di tendenza nel costume politico nazionale. Per Fanfani, invece, nemmeno Colombo si è comportalo in maniera impeccabile. La scelta di Reviglio è stata ottima, il modo con cui si è arrivati alla designazione è stato • corretto e sensato. Ogni diverso comportamento avrebbe provocato una crisi di governo, nel momento peggiore, Nonostante le invettive, le lamentele, la indignazione, e talvolta la retorica, la questione del metodo non è stata ri solta. La legge prescrive che sia il presidente del Consiglio ad assegnare le più importanti poltrone nazionali, ma un pre sidentc del Consiglio sopravvive mediamente per dicci mesi almeno quattro li trascorre entro una tenda a ossigeno. Come può operare senza il consenso condizionante dei partili? Se si vuol chiudere il mercato delle poltrone, se si vuole favorire l'avvento di tecnici presumibilmente onesti e capaci, c comunque sottratti alle interferenza partitiche nella sfera di gestione, si deve varare una riforma istituzionale, che rafforzi il potere dell'esecutivo. 1 codici di comportamento sono di dubbia applicazione laddove nemmeno le leggi si rispettano, ma ciò non va preso come un invito a rassegnarsi. L'indignazione contro il preporre dei partiti è stata questa volta in gran parte spontanea c sincera, li se i socialisti sono stati presi di mira, ciò non va ttribuito soltanto alla ostilità i alcuni gruppi di potere. Almeno un'altra supposizione appare legittima. Quando si denuncia l'ennesimo scandalo democristiano molti si stringono nelle spalle; ma si è più esigenti verso chi si presenta come il partito del rinnovamento delle riforme. La nomina di Reviglio ha poi dimostrato che ancora relativamente facile frangere una ondata di indignazione. La scella di altri uomini dello stesso slampo sarebbe per Craxi un sistema un po' ovvio ma molto efficace per fugare i sospetti e aumentare i consensi. Gianfranco Piazzesi