Stenmark oggi a sorpresa nel «super-G» di Garmisch di Giorgio Viglino

Stenmark oggi a sorpresa nel «super-G» di Garmisch Stenmark oggi a sorpresa nel «super-G» di Garmisch DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE GARMISCH — La classica pista di discesa di Garmisch ospita quest'oggi il terzo e conclusivo «super-G» della stagione. L'ultimo disputato a Madonna di Campiglio fu vinto da Michael Mair, e tra Campiglio stessa e la precedente gara di Val d'Isère, tanto Robert Erlacher che Sicgfrid Kerschbaumer hanno conquistato il diritto a partire nel primo gruppo. I favori del pronostico sono per gli svizzeri che hanno una grande tradizione tanto nel gigante normale che nella discesa libera, ma subito dietro vengono gli azzurri. Il «super-G» non è stato ancor ben definito nei termini, ma dopo gli esperimenti non troppo felici delle «world-series» a Bormio (troppo favoriti gli slalomisti) e dell'esordio in Coppa a Val d'Isère (una libera appena controllata), si è trovato il giusto mezzo a Campiglio; ora qui si replica con caratteristiche analoghe. Le stradine che non sono certo ideali per la discesa libera, si prestano invece ottimamente a riequilibrare, con tratti di scorrimento puro, le curve forzatamente difficili sul ripido. L'idea del «super-G» si va facendo strada nel frattempo anche fra gli atleti e non c'e più quella diffidenza dell'avvio, ma piuttosto un interesse crescente. Pensate che ha cambiato idea persino Stenmark, che ad onta di ogni calcolo ha deciso di correre quest'oggi, per recuperare la brutta figura fatta in Italia con un incredibile settantacinquesimo posto. Ingo avrebbe dovuto correre tanto la libera di Sarajevo che quella di St. Anton, ma all'ultimo momento ha rinunciato e poi si è anche arrabbiato quando ha letto su un giornale svizzero che sarebbe stato un consiglio familiare a fargli cambiare opinione. «Ann non c'entra per niente nelle mie decisioni — ha detto con rabbia — io so cosa debbo fare. Chi scrive questi pettegolezzi non è un giornalista di sci». Parlando del futuro ha poi continuato: «Corro anche il super-G perché ritengo sia stupido rifiutare una gara che esiste». Andando dietro al suo pu¬ pillo Ermanno Nógler ha puntùalizzàto: «State attènti ad una bella sorpresa perché Ingo negli allenamenti è stato il terzo sui piani, dovè dovrebbe essere svantaggiato. Il resto non l'ho nemmeno cronometrato perché le curve, lente o veloci che siano, lui le sa fare». Su questi cronometraggi non ufficiali che ciascuna squadra ha fatto per conto proprio sono venute fuori discussioni a non finire. Ciascuno aveva la sua versione e, ad esempio, il tempo di Stenmark scivolatore non trova d'accordo nessuno. Tutti sono invece concordi nellaffermare che è andato bene Zurbriggen , che è stato velocissimo Enn (ma proprio per la velocità eccessiva ha saltato l'ultima porta del primo muro), che Mair ed Erlacher sono fra i primi dieci malgrado pessimi passaggi nei tratti più tecnici. C'e da aspettarsi di meglio, risto die Erlacher ha ottenuto in un gigante puro, quello di Kranyska Gora, il quarto posto e quindi sono proprio le curve a favorirlo. Giorgio Viglino

Persone citate: Erlacher, Mair, Michael Mair, Robert Erlacher, Sicgfrid Kerschbaumer, Stenmark

Luoghi citati: Bormio, Campiglio, Italia, Sarajevo