Azzurri assicurati per i rischi di guerra di Mario Bianchini

Azzurri assicurati per i rischi di guerra I dettagli della visita a Beirut, che durerà soltanto alcune ore Azzurri assicurati per i rischi di guerra ROMA — Ha suscitato interesse e curiosità anche fra chi non segue le vicende dello sport la visita che gli azzurri della Nazionale di calcio renderanno domenica ai soldati italiani impegnati in una difficile missione di pace a Beirut. •Sarà un incontro fra giovani — ha sottolineato un'autorevole fonte del ministero della Difesa — che in campi diversi tengono alto il nome della patria comune. Per i militari costituisce un motivo d'orgoglio ospitare amici che si sono imposti all'attenzione del mondo con la splendita impresa in terra spagnola». Tuttavia si vuole evitare di infondere all'avvenimento un significato esageratamente emotivo, con il rischio di sconfinare nella retorica. Si tratterà di una piccola festa improntata alla massima semplicità, nelle condizioni ambientali modeste imposte dalla drammatica atmosfera che si respira in un paese martoriato da tante sventure. I giocatori sono attesi nella mattinata di domenica all'aeroporto di Beirut, dove giungeranno da Cipro a bordo di un aereo dell'aviazione militare italiana. Su un altro aereo militare saranno ospitati 50 fra giornalisti, fotografi, operatori della tv. La comitiva, che da quel momento verrà «presa in consegna- dai soldati italiani, si trasferirà a bordo di pullman nella capitale libanese. Il viaggio lampo durerà qualche ora, il rientro in Italia è previsto per le 16,30 della stessa domenica. «Saranno adottate tutte le misure di sicurezza che il caso richiede — hanno assicurato al ministero della Difesa — i torpedoni verranno scortati da mezzi militari. L'iniziativa è maturata negli ultimi due giorni. Si stanno mettendo ancora a punto i dettagli-. A Beirut esiste già da tempo un teatro-tenda eretto dai nostri militari, che costituisce un punto di ritrovo dove si tengono spettacoli e manifestazioni a carattere culturale. Qui consumeranno insieme la colazione giocatori e soldati. Niente di speciale, sarà servito il «rancio della domenica»: pasta asciutta o risotto, carne, dolce, caffè con qualche piccola variazione a sorpresa che i cuochi riserveranno agli ospiti della loro mensa, in una giornata tutta spe- clale. I 500 soldati (200 di essi assisteranno sabato alla partita di Cipro) riceveranno distintivi, gagliardetti, souvenirs più svariati di cui saranno ben muniti i calciatori azzurri. Si volevano regalare anche le maglie azzurre, ma non potendo soddisfare tutti si è preferito rinunciare. A margine aella inedita trasferta della Nazionale, sorgono alcuni problemi, sempre in tema di sicurezza, non certo marginali. Fonti ministeriali hanno ricordato che al civili ospitati a bordo di aerei militari viene fatto riempire un modulo al fini assicurativi. Anche la Federcalcio ha fatto rilevare, su questo tema, che la Nazionale usufruisce di una assicurazione in uso sugli aerei lata. Per 11 viaggio a Beirut verranno estese temporaneamente alcuni voci sulle normali polizze. De Gaudio, consigliere federale, ha parlato di un'assicurazione estesa ai rischi di guerra per la comitiva e il suo seguito, Mario Bianchini

Persone citate: De Gaudio

Luoghi citati: Beirut, Cipro, Italia, Roma