Prima del Libano c'è anche Cipro
Prima del Libano c'è anche Cipro BEARZOT PREOCCUPATO Intorno alla Nazionale si parla troppo del dopo, dimenticando un incontro delicato e importante Prima del Libano c'è anche Cipro «Partite facili non ne esistono più —ha detto il et —ed a Limassol sarà importante incrementare la differenza-reti» - La madre di un fuciliere è andata a trovare gli azzurri; vuol avere notizie di suo figlio DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ROMA — La «missione di pace» della Nazionale a Beirut predomina sull'operazlonc-Cipro, tappa apparentemente facile ma delicata nel quadro delle qualificazioni agli europei di Parigi '84. Ieri, al raduno degli azzurri, più che sugli aspetti calcistici della trasierta nel Mediterraneo orientale, si discuteva .sull'invito del ministro della Difesa. Lagorio, a visitare le truppe del contingente italiano della forza multinazionale in Libano. Invito, pare su proposta del presidente del Coni Carraro. che ha trovato la pronta adesione della Federcalcio ed al quale Bearzot e i giocatori, con l'assenso delle società di appartenenza, non si sono opposti. A chi gli ha chiesto se la Nazionale non viene «usata., un po' troppo dai politici. Bearzot ha risposto: »,Von posso affermarlo. Personalmente ripeto che mi sta bene, esaurito l'impegno agonistico, portare un contributo di entusiasmo ai nostri militari. Rientra nei doveri dell'Italia campione del mondo*. La visita di un paio d'ore nella capitale di un Paese dilaniato dalla guer¬ ra, presenta qualche pericolo? Bearzot, rivolto al consigliere federale De Gaudio, si è concesso una battuta: «C'è almeno un corridoio aereo di sicurezza? Preparate croci di guerra alla memoria qualora un missile ci colpisca». Reduce dall'incontro co! capogabinetto del ministro Lagorio. De Gaudio è stato avvicinato dalla madre di Luigi Grasselli, fuciliere della Marina San Marco di stanza nella capitale libanese. La signora Filomena, di Tor Valanica, preoccupata («Ilo ricevuto l'ultima lettera spedita il 4 gennaio scorso e non vorrei fosse rimasto ferito in un'esplosione»), chiedeva di poter avere notizie sul figlio ventiduenne. De Gaudio ha promesso di interessare il ministero e la donna ha lasciato l'albergo ringraziando la Nazionale ambasciatrice di pace. Il toccante episodio ha avuto un effetto particolare su Bcrgomi che è di leva come bersagliere (si congederà dopo i mondiali militari che dovrebbero disputarsi in Siria dal 19 al 30 giugno) e che è più vicino ai commilitoni che si trovano a Beirut. «Come calciatore sono un privilegiato — ha commentato l'interista —. Se è dema¬ gogico o opportuno il nostro viaggio in Libano non sta a me dirlo. Nessuna paura. Piuttosto m'immedesimo nei miei coetanei e so che faremo loro un bel regalo,.. Di questo sono convinti tutti gli azzurri. «Non credo che la Nazionale venga strumentalizzata, comunque non compete a me pensarlo — ha detto capitan Zoif —. Noi abbiamo dato l'appoggio ad una decisione giù presa. Decisione logica e giusta per un contributo alla pace, vicino a rogassi che sono in prima linea per cercare di salvaguardarla ». Qualcuno, cercando di metterla sul tono scherzoso, accostava le gambe di Marilyn Monroe. che andò nella Corea del Sud per risollevare il morale delle truppe americane, a quelle di Paolo Rossi e degli altri «campeones-, ma il paragone non ha tatto ridere. E Bearzot s'è accigliato quando gli hanno detto che Beirut potrebbe deconcentrare gli azzurri per Cipro. «Siete voi giornalisti a dare maggiore importanza al Libano perché ritenete scontata la "goleada"a Limassol — ha obiettato —. Ormai di facile non c'è niente. Si giocherà su un terreno spelacchiato e stretto, con il pal¬ lone che avrà falsi rimbalzi. E' una delle più brutte partite, non dico difficile ma delicata perché gli avversari ancìie in svantaggio per 2-0 non si apriranno e noi abbiamo l'obbligo di vincere. La differenza-reti potrebbe essere decisiva per la qualificazione'. Bearzot, prima dei pareggi interni con Cecoslovacchia e Romania, aveva programmato 12 punti. « Possiamo ancora farli, battendo Cipro due volte e la Svezia in casa, con due pareggi e una vittoria in trasferta — ha assicurato —. La gara del 16 aprile a Bucarest sarà determinante se perderemo, ma un pareggio basterebbe con la Romania che, in questa fase, è la squadra che sta meglio. Per l'Italia, sema contare Cipro, è proibito perdere sperando che gli altri confronti diretti forniscano risultati a noi favorevolU. Non sembra preoccupato del momento poco brigante del «blocco» juventino. «C'è àw vedere se è un problema di gruppo o se riguarda il rendimento dei singoli: ultimamente li ho visti abbastanza bene e mi auguro die la Nazionale, come spesso accade, li rigeneri, offra motivi di riscossa ancìie se. a volte, non dà ma toglie*. Bruno Bernardi Gli azzurri in Libano con il piglio dei bersaglieri nel disegno di Franco Bruna: Bearzot dà la carica a ZoiT, Rossi e Altobelli
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