Medici: non esatti i calcoli di Roma

Medici: non esatti i calcoli di Roma Medici: non esatti i calcoli di Roma Tre metodi diversi di conteggio: degli interessati, del ministero, dell'assessorato Un rianimatóre-anestesista a tempo pieno, assistente alle Molinette, con una decina d'anni di anzianità proiessionale, riceve in busta paga (genna'o '83) un milione 230 mila lire. Un suo collega con la quantica di aiuto percepisce ogni mese un milione e 450 mila circa. Un primario di medicina con 30 anni di anzianità arriva quasi ai 2 milioni. Sono gli stessi medici, buste paga alla mano, a lare gii esempi ..per chiarire i termini reali:: delle loro richieste e I motivi dello sciopero che ha iwrtato in questi giorni alla precettazione; I segretari regionali delle the principali organizzazioni, Triolo (primari Anpo), Chiadò-Piat (aiuti e assistenti Anaao), Bermond des Ambrois (medici Cimo), ieri mattina hanno confrontato con due funzionari del ministero le ipotesi del contratto. Quindi hanno chiarito i motivi degli equivoci e delle differenti valutazioni. In sostanza i medici non accettano il metodo seguito dal governo: •Secondoil ministro — spiega Chladò-Piat — i medici a tempo pieno porteranno a casa aumenti medi del 50%, i medici a tempo definito del 35%, i paramedici del 23%. Abbiamo capito che queste cifre, erano state ricavate considcrando soltanto i tabellari e dimenticando la contingenza. Noi vogliamo parlare di salarioreale». Secondo i loro calcoli gli aumenti lordi in busta nel 1985 saranno di: 102 mila al mese per l'assistente, 181 per l'aiuto, 213 per il primario a tempo definito; 295 per l'assistente, 537 per l'aiuto, 665 per il primario a tempo pieno. C'è però una terza versione degli aumenti, elaborata dall'assessore Bajardi che ha rappresentato la Regione Piemonte nelle trattative romane. Secondo questa tabella gli aumenti destinati ai medici a tempo detinito sarebbero rispettivamente di 187, 181 e 343 mila lire lorde; per il tempo pieno 470, 537, 790 mila lire, I medici, che difendono i loro calcoli, sostengono l'assoluta inadeguatezza degli aumenti rispetto alle altre figure della sanità: il 50 contro il 100%, in media. «Vogliono farcì uscire dagli ospedali — ha sostenuto Mlletto, segretario provinciale dell'Anaao — e le cifre lo confermano. Nel 1974 al Cto c'era una grandissima percentuale di medici a tempo pieno. Oggi siamo ridotti al 10 per cento». • Negli ultimi due anni — ha confermato Triolo — quattro assistenti della divisione di medicina al Nuovo Martini hanno lasciato l'ospedale per le strutture di base, molto più redditizie». fc, g.

Persone citate: Ambrois, Bajardi, Bermond, Chiadò, Piat, Triolo

Luoghi citati: Piemonte, Roma