Komeini, 4 anni contro il mondo di Igor Man

omeini, 4 anni contro il mondo IL 1° FEBBRAIO 1979 L'IMAM TORNAVA A TEHERAN DALL'ESILIO: L'IRAN VOLTAVA PAGINA omeini, 4 anni contro il mondo Dalla nomina del governo provvisorio di Bazargan, che giorno dopo giorno perde terreno, alla «sommossa delle 48 ore» - La Repubblica islamica e la nuova Costituzione - Mentre si affaccia il dissenso, l'imam inventa la lotta contro l'imperialismo: occupata l'ambasciata americana - La presidenza a Bani Sadr: la sua battaglia sarà di retroguardia di fronte al massimalismo dei religiosi - La guerra con l'Iraq e il «controterrore» Quattro anni fa, il primo febbraio 1979, 12 Bahaman 1357. ad ore nove e sette minuti un Jumbo dell'Air France appare nel cielo terso di Teheran, sorvolando le cime innevate del monti Alborz. Su quell'aereo, noleggiato a credito da Ghotbzadeh, c'è Khomeini, il «profeta disarmato». Ritorna in patria dopo 15 anni di esilio e Teheran impazzisce: milioni e milioni di persone piangenti inondano le strade. Gridano: .Allah è grande - l'Imam è tornato-. .Marg bar scià, (a morte lo scià). .Il mondo non aveva mai visto uno spettacolo simile., scriverà il New York Times. L'Iran Intero è squassato dalla esaltazione, le truppe sono consegnate in caserma, è un momento cruciale, ma lui, il vecchio ayatollah che durante il viaggio ha sempre sonnecchiato, si sveglia solo dopo l'atterraggio. Nessuna traccia d'emozione sul suo volto corrusco. Un giornalista della Nbc, eccitatissimo, gli domanda: «Cosa prova in questo momento?.. Risposta: .Nulla.. Nella saletta .vip. dell'aeroporto l'attendono in tanti: da Shariat Madari a Taleganl, da Bazargan a Sandjabi, religiosi e laici, soprattutto laici, che ha sofferto le carceri dello scià, le torture della Savak e hanno visto morire famigliari e amici, la povera gente dei quartieri bassi; l'8 settembre del '78, in piazza Jaleh, in quel tragico venerdì nero, giorno di nascita della rivoluzione khomeinista, i soldati dello scià ammazzarono almeno cinquemila inermi po polani e studenti. La situazione è tremendamente difficile, .da un momento all'altro può cominciare il massacro., avverte Shapur Bakhtiar, il primo ministro insediato dallo scià prima della sua fuga (il 16 gennaio), nell'estremo tentativo, escogitato dagli americani, di salvare la dinastia mediante un compromesso tra -moderati, e «radicali.. Ma Khomeini, inflessibile. 11 5 febbraio no¬ mina Bazargan capo del governo provvisorio. Giorno dopo giorno, il governo ufficiale perde terreno, Bakhtiar sprofonda nel ridicolo. Khomeini rinnova implacabile gli ukase, Bazargan tratta coi generali, i mullah plagiano i soldati di leva. Dopo una serie di sanguinose sortite, gli Immortali, la guardia armata dello scià, sfilano 11 5 aprile per le vie di Teheran. E' una minacciosa dimostrazione di forza: gendarmi dei corpi speciali, marines. carri armati e perfino missili, vengono imbrancati nel corteo che paralizza la città ore e ore. Ma il popolo irride agli Immortali, i ragazzini lanciano sberleffi, le donne offrono gladioli ai soldati. Sei giorni dopo scatta la «sommossa delle 48 ore.: uomini, giovinetti, donne armati di pochi fucili e financo di bastoni corrono in soccorso dei cadetti dell'aeronautica attaccati dalla guardia imperiale. L'esercito non si muove, gli Immortali si arrendono uscendo dalla loro caserma in mutande: la «rivoluzione a mani nude» ha vinto. Retrospettivamente è pos¬ sibile fissare due fasi nella rivoluzione khomeinista: la prima è la rivolta popolare contro lo scià, guidata a distanza da Khomeini ma pagata a caro prezzo da tutte quelle forze laiche e progressiste che cercano di strumentalizzare il «collante, rappresentato dal movimento religioso. La seconda è un vero e proprio putsch freddo operato da Khomeini, che concentra tutto 11 potere nelle mani del clero. Viene proclamata la repubblica islamica, si gettano le basi della nuova costituzione. Ma tra 11 primo appuntamento elettorale (aprile) e quello di dicembre (nuova costituzione) lo sciismo vincente conosce un'ondata di riflusso. Deluse le grandi attese, rialza la testa lo sciismo diremo storico, quello del rifiuto. Per esorcizzare li dissenso, Khomeini cava dal suo turbante la lotta contro l'imperialismo gli «studenti legati alla linea dell'Imam, occupano l'ambasciata americana il 4 novembre e quel .nido di spie, di venta il fuoco destinato a riattizzare i sopiti entusiasmi popolari. Tuttavia mezzo Iran boicotta 11 referendum istitu¬ zionale, il vertice islamico si spacca con la sortita dell'ayatollah Shariat Madari che condanna senza mezzi termini la costituzione teocratica imposta da Khomeini. Scoppiano i moti di Tabriz. Khomeini, .uomo forse rosso ma politico consumato, (il giudizio è di Bazargan) capisce quel che c'è da capire : blocca gli ayatollah lasciando cosi via libera al più laico degli islamici, quel Bani Sadr che diventa presidente della Repubblica con 11 57,2 per cento dei suffragi. Bani Sadr è pieno di buone intenzioni: per lui la rivoluzione va portata avanti ma sui binari della logica e del pluralismo, secondo quanto aveva proclamato Khomeini da Parigi. Il rigoroso non-allineamento ch'egli postula presuppone poter lavorare con l'Europa e col Giappone. Ma codesto «lavoro, presuppone, a sua volta, la soluzione, la più dignitosa possibile, del problema-ostaggi. Dal 25 gennaio 1980, giorno dell'elezione, Bani Sadr comincia a combattere una battaglia che si rivelerà ben pre| sto di retroguardia. Sul prò blema-ostaggi si coagula l'intransigenza massimalista del religiosi che come talpe pazienti corroderanno, giorno dopo giorno. 11 già fragile terreno su cui posa la presidenza di Bani Sadr. Schierandosi apertamente contro gli integralisti islamici guidati dall'ayatollah Behestt. Bani Sadr apre e conduce un'estenuante, complessa trattativa con gli Stati Uniti, per il tramite di emissari di vari paesi e di diverso rango. Il 24 luglio 1980 muore lo scià. 11 22 settembre le forze irachene Invadono l'Iran. Da quel momento Bani Sadr. comandante delle forze armate, si dedica alla guerra riportando non pochi successi. Col piloti da lui fatti scarcerare, assemblando pochi tanks. riesce a frustrare 11 presunto blitz di Saddam Hussein. Nel segno della Realpolitik ottiene assistenza e, quindi, aiuti dall'Urss e dalla Corea del Nord. Diventa una 'o.-ta di eroe nazionale ma gli integralisti riescono a trasformare il suo trionfo in una lenta, progressiva disgrazia politica alimentando presso Khomeini il sospetto che Bani Sadr manovri per sostituirsi, con il concorso dell'esercito, all'Imam. Gli integralisti Intralciano la guerra mettendo fra i piedi dell'esercito 1 pasdaran comandati dal mullah, liquidano con un attentato l'Intero vertice militare, propagano l'idea-richia mo della guerra popolare combattuta dal «popolo di Dio sotto la guida dell'Imam». Il 20 gennaio 1981 gli ostaggi vengono rilasciati, mezz'ora dopo che Reagan è diventato presidente degli S. U. Comincia la parabola discendente di Bani Sadr; l'accusano di .personalismo., di -disprezzo dell'Imam.. Egli raccoglie la sfida, 1 pasdaran manovrati da Behestl si scatenano contro 1 Mujahidln che sostengono Bani Sadr. Il 21 giugno 198111 Parlamento vota la destituzione di Bani Sadr, ma egli si è già dato alla macchia. Il 28 giugno un'esplosione distrugge la sede del partito di Behesti, fra 1 72 morti c'è anche lui, Behestl. 11 più grande nemico di Bani Sadr. Si scatena 11 controterrore: solo In forza del più vago sospetto, vengono arrestati, torturati e giustiziati 1 cosiddetti .ipocriti sulla terra», nemici dell'Imam: anche bambini. Il 24 luglio Ali Radjal, maestro di matematica, già portaborse di Behesti, viene nominato presidente della Repubblica. Il 29 luglio Bani Sadr e Massoud Rajal. capo dei Mujahldin arrivano a Parigi dopo una fuga rocambolesca. Il 30 agosto viene assassinato Ali Radjal. E il terrore, se possibile, diventa più terribile. Secondo l'ultimo rapporto di Amnesty International dal giugno dell'ai, dopo la deposizione di Bani Sadr, sarebbero stati messi a morte trentamila «oppositori» (fra cui l'ex mi nistro degli Esteri Ghotbzadeh fucilato il 15 settembre 1982), nelle carceri ci sarebbero dal trenta al cinquantamila prigionieri politici. La tortura viene praticata sistematicamente, spesso 1 figli sono costretti ad assistere alle sevizie inflitte al genitori .perché si purifichino.. Khomeini respinge sdegnoso le accuse di Amnesty International ma sollecitato dai sovietici (che l'aiutano sul plano militare, incuranti del fatto che l'Imam arresti 1 compagni del pc iraniano, il Tudeh) dirama il 15 dicembre 1982 un appello-ordine al guardiani della rivoluzione, ai magistrati perché .la giustizia islamica tronchi ogni abuso di potere.. Senonché l'establishment religioso è ormai irrimediabilmente spaccato fra quelli che chiameremo gli ortodossi e coloro che vogliono vedere nel Corano una «anticipazione» del marxismo. Non sarà impresa facile, neanche per Khomeini, passare dal terrore al termidoro sempreché lo voglia veramente. Al caos Interno si aggiunge una situazione economica disastrosa. Tutto è ragionato ma la borsa nera, gestita dai mullah che adesso viaggiano In limousine, consente di rifornirsi di ogni ben di dio. Solo che un uovo costa tremila lire e un chilo di carne cinquantamila. Lo scontento cresce ma sono le classi medio-basse a lamentarsi: i poverissimi vengono assistiti dalle moschee e 1 quartieri popolari sono un immenso serbatolo di giovanissimi volontari, i bassidji, terrore dei blindati Iracheni contro cui si lanciano, lanciarazzi anticarro in mano. E' la guerra contro l'Iraq — oggi alla sua offensiva finale — a tenere in piedi il vecchio ayatollah, ostinato predicatore della lotta contro Satana. Finché vivrà Khomeini la guerra non avrà fine e finché vivrà, Khomeini proseguirà nella sua «crociata, che nel nome dello sciismo purificatore esalta le masse dei diseredati in tutto 11 mondo islamico. Khomeini. -v/anl toso calcolatore, animato da un profondo disprezzo per il popolo, bugiardo patentato, cinico possessore dei documenti segreti della Savak con cui ricatta tutti gli alti dignitari religiosi» (cfr. Bani Sadr. L'esperance trahie. Parigi, dicembre '82) è tuttavia un politico intelligente. Ha capito che sia agli americani che ai russi, fino agli stessi arabi, fa giuoco una situazione di stallo fra Iraniani e iracheni. Cosi coltiva la guerra per affermare 11 suo primato. Certo a quattro anni dalla sua presa del potere, la rivoluzione a mani nude appare tradita. Si è avverata la profezia di Paul Velile: .La dittatura in turbante gronderà sangue.. Khomeini ha ucciso la libertà e, paradossalmente, nel segno della religiosità. .Il dispotismo religioso è peggio di quello dello scià», scrive Bani Sadr che aggiunge: • Dobbiamo preparare un nuovo progetto Epperò l'Urss schiera 24 divisioni al confine con l'Iran e sembra difficile pensare che quel soldati siano 11 per fronteggiare un «eventuale, attacco iraniano. Se dopo la morte di Khomeini — ma il vecchio è coriaceo — Mosca volesse correre il rischio enorme di appoggiare i mullah sinistrorsi, gli Stati Uniti si potrebbero vedere costretti ad appoggiare 1 loro avversari. Ha scritto VEconomist: .Ltnghiottimento da parte del signor Breznev di un paese di 40 milioni di abitanti che se ne sta fra di lui e il Golfo farebbe apparire l'invasione dell'Afghanistan unaperitivo.. Se anche Andropov, un giorno, avesse di slmili appetiti si materializzerebbe lo scenario .per un'altra semiguerra fra le due superpotenze sul corpo sofferente di un paese del Terzo mondo.. Igor Man