Giovedì sentenza del Consiglio superiore per tredici magistrati presunti piduisti

Giovedì sentenza del Consiglio superiore per tredici magistrati presunti piduisti Il procuratore generale ha chiesto 3 assoluzioni e 10 «condanne» Giovedì sentenza del Consiglio superiore per tredici magistrati presunti piduisti ROMA — Fra interruzioni, rinvìi, tentativi di intralcio più o meno scoperti, la procedura si è trascinata per un anno e otto mesi: ma questa mattina, dopo la replica del procuratore generale Manfredo Grossi, finalmente la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magi. stratura si riunirà per decidere la sorte di tredici giudici sospetti «piduisti». Per 11 verdetto, che dovrà essere ratificato dal «plenum» del Csm, occorreranno due o tre giorni. Le sanzioni richieste sono molto dure. Quando 11 procedimento di sclpllnare si avviò — era 11 22 maggio dell'81 — a dover spiegare la loro appartenenza alle liste di Llclo Gelli erano In sedici. Poi due magistrati (Antonio Buono, già presidente del tribunale di Forlì, e Giovanni Pastore, nella passata legislatura segretario dello stesso Csm) hanno preferito dimettersi prima del giudizio, e un terzo. Paolo Zucchlni, giudice di tribunale a Roma, ha ottenuto che la sua posizione venisse giudicata separatamente dalle altre. Dal fascicoli inviati alla commissione parlamentare dall'Uruguay, sembra emergano elementi che giocano a suo favore. Restano tredici magistrati, tra cui Mario Marslli, genero di Gelll, e Guido Barbaro, il presidente della Corte d'assise che a Torino condannò gli esponenti del «nucleo storico» delle Brigate rosse. Le accuse più gravi vengono però rivolte' al giudice Domenico Paone, per il quale 11 procuratore ge¬ nerale ha chiesto la sanzione più dura prevista dall'ordinamento giudiziario, cioè la «rimozione». Per Mario Siggla, anch'egll giudice di tribunale, la «pena» proposta è Invece quella della perdita di anzianità (due anni). Nella richiesta di un semplice «ammonimento» sono riuniti poi Guido Barbaro, Giovanna Palaja, Giacomo Randon. Infine per Vittorio Liberatore, Domenico Raspili!, Giovanni Placco, Giovanni Cassata e Mario Marslli, la sanzione proposta è quella della censura. Solo tre, a giudizio del pg, dovrebbero essere 1 magistrati assolti dall'accusa di collusioni con Gelll: Paolo Nannarone, Renato Croce e Pasquale Standone. Particolarmente lnteres sante è la posizione di Mario Marslli, marito di una delle fi glie del «maestro venerabile» lungamente In servizio ad Arezzo come sostituto procu ratore della Repubblica e da qualche tempo trasferito a Perugia. Oltre che di appartonenza alla P2,11 giudice è stato sospettato per alcune «con sulenze» svolte per Imprese in difficoltà finanziarie. || Il procedimento disciplinare aveva dovuto superare ne gli ultimi mesi numerosi ostacoli. Prima, per 11 ricorso alla Corte costituzionale che sosteneva la illegittima compoBlzlone del Csm, poi per la lunga malattia del vicepresidente De Carolis, Infine per il ricorso del giudice Vitalonc che minacciava di provocare la «sospensione» di sei componenti il Consiglio. g. z.

Luoghi citati: Arezzo, Forlì, Perugia, Roma, Torino, Uruguay