Chi trattò per liberare Cirillo? Forse sarà interrogato Cutolo

Chi trattò per liberare Cirillo? Forse sarà interrogato Cutolo Il capo della Nuova camorra avrebbe inviato alcuni «segnali» dal carcere Chi trattò per liberare Cirillo? Forse sarà interrogato Cutolo C'è un messaggio del «boss»? -11 magistrato che conduce l'inchiesta sul sequestro dell'assessore de: «A me non è giunto, forse i destinatari sono i giudici di Roma o di altre città» - Pazienza non rientra nell'indagine DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NAPOLI — Il giudice ! istruttore Carlo Alemi e molto cauto e abbastanza scetti- ! ca 'Mi pare — dice subito — j che si stia facendo un po' di j confusione*. Parole sante, soprattutto se arrivano dal ma-1 gistrato che indaga sul sequestro di Ciro Cirillo, sulla trattativa, sui camorristi di Rai-1 faele Cutolo e su tutti i protagonisti di quella vicenda. -Adesso salta fuori anche Francesco Pazienza — continua il giudice —.via sema problemi di segreto istvyttorio assicuro che questo Home, questo personaggio, nella mia istruttoria non c'è. E neppure. Roberto Calvi come finanziatore, del riscatto pagato. La pista, caso mai. è un'altra...*. Dunque, quanto sostenuto dal giornalista del Tg-2 Giuseppe Marrazzo. a Palazzo di Giustizia lia poco ascolto. Si pensa, piuttosto, a false informazioni fatte arrivare al giornalista. «Non ho visto il telegiornale di venerdì — spiega 11 giudice Alemi — e chiederò alla Rai la bobina del filmato. Però già smentisco un particolare: non e vero die sono andato a New York. E per quanto riguarda la busta consegnata da Vincenzo Casillo a un notaio, e da questi alla magistratura, escludo che a Napoli sia mai giunto nulla di simile. A meno che, i destinatari, non siano giudici di Roma odi altre città Questa busta, secondo alcune voci e interpretazioni, sarebbe la busta delle verità di Cutolo. Dovrebbe contenere l'avvertimento del capo della Nuova Camorra Organizzata, che dal carcere fa sapere di sentirsi tradito: i patti tra gentiluomini, che hanno portato alla liberazione dell'assessore Cirillo, sarebbero stati violati. E appunto Vincenzo Casillo. il »n. 2* della »Nco». assassinato a Roma il 5 febbraio, avrebbe avuto l'incarico di far recapitare questa pericolosa protesta di Cutolo. Tanto pericolosa che l'incarico gli sarebbe costato la vita. Ma e un'interpretazione, questa, che al momento non trova riscontro alcuno. Nella lunga e complessa istruttoria sul caso Cirillo. Rafiaele Cutoto ancora non è stato interrogato. Fino a qualche mese fa. la spiegatone dei magistrati era semplice: tanto ci racconta quello che vuole. Ora, invece, qualcosa è cambiato: con deposizioni di imputati e testimoni alla mano, i magistrati potrebbero contestare a Cutolo fatti e collegamenti ben precisi. Cosi, adesso, l'interrogatorio di don Raffaele non è escluso: anzi è probabile che le sue risposte —se è vero che ha mandato segnali, che ha fatto capire di essere .ama¬ reggiato- — possano essere le ultime pagine dell'inchiesta del giudice Alemi. Il capitolo trattativa, per 1 magistrati napoletani, non è allatto chiuso. Trattare — precisano — non è di per sé un reato: vedi i numerosi sequestri di persona risolti con il pagamento del riscatto. Non è reato — si intende — quando la legge non viene violata. E in questo caso, appurata la trattativa, appurato il ruolo del sindaco de Giuliano Granata, di settori dei servizi segreti, di camorristi e brigatisti, il giudice Alemi sta verificando l'esistenza o meno di violazioni di legge. Che le sue conclusioni possano produrre conseguenze politi¬ che il magistrato lo sa bene: ma non può agire diversamente. Gennaro Costagliola. altro giudice istruttore, lo stesso che ha appena ultimato l'istruttoria sul grandi affari della camorra di Cutolo («ncgli atti processuali — si può ìeggere nelle prime righe — aleggia un'atmosfera di connivenza tra la Nuova Camorra Organizzata ed il potere politico*), ha lavorato sulla lunga deposizione di Giuliano Granata, sindaco di Giugliano, in Campania. L'esponente de, che a pochi giorni dal termine di quest'istruttoria aveva annunciato le dimissioni dalla giunta e dal partito, avrebbe detto molto: tanto da far aprire — suo malgrado — una nuova inchiesta sulle assunzioni negli enti pubblici. Queste, poi, sono anche giornate di convegni sulla camorra: domenica quello dell'Azione Cattolica, ieri quello della de, con l'intervento di Antonio Gava. Della «pista Pazienza», comunque, se ne parla poco o niente: nessuno ci crede. In realta. Accanto al Palazzo di Giustizia, in ogni caso, nel banco Lotto, come vuole la tradizione, è pronta la quaterna. 44: il carcere di Cutolo; 34: Cirillo sequestrato: 47: Casillo che muore; 71: la bugia. Per l'eventuale cinquina è consigliato il 30: che è la pazienza. Giovanni Cerniti

Luoghi citati: Campania, Napoli, New York, Roma