Sulla Nigeria un vertice africano E' finito il dramma alle frontiere

Sulla Nigeria un vertice africano E9 finito il dramma alle frontiere Continuano le critiche al governo di Lagos per l'espulsione di massa Sulla Nigeria un vertice africano E9 finito il dramma alle frontiere LOME' — Un vertice del capi di Stato dei Paesi africani membri della Comunità economica dell'Africa Occidentale (Ceao) e del «Consiglio dell'intesa» si terrà nei prossimi giorni In Togo per esaminare la situazione dei due-tre milioni di espulsi dalla Nigeria, la libera circolazione delle persone fra i Paesi membri della Comunità e la violazione dei trattati comunitari da parte del governo nigeriano. Al vertice parteciperà anche il presidente del Ciad, Hisjene Habré. Mentre da ieri mattina l'esodo è ridotto a normali proporzioni e la situazione si è normalizzata sia in Ghana sia lungo la strada litoranea che dalla Nigeria conduce ad Accra attraverso il Benin e il Togo, la stampa africana rincara la dose contro la Nigeria. Il quotidiano di Cotonou Ehuzu, organo del partito marxista-leninista al potere nel Benin, scrive che la Nigeria non ha dichiarato una semplice guerra ai suoi vicini, ma ha sganciato su di loro una bomba atomica per annientare le loro strutture e le loro fragili economie già sa lassate dalla fattura petroli fera, mentre la Nigeria è il più grosso produttore di petrolio a Sud del Sahara. ■ «Più che di esodo — com mentava domenica 11 quotidiano di Lomé La Nouvelle Marche — si e trattato di uria deportazione in massa, superata solo dall'emigrazione dei tedeschi dalle regioni dell'Est, dalla fuga dei musulmani dall'India verso il Pakistan nel 1947 e dall'esodo degli afghani dopo linvasione sovietica-. Reazione analoga del settimanale Jeune Afrique, secondo il quale 11 ministro degli Interni nigeriano. Ali Babà, con un laconico comunicato radiodiffuso In cinque minuti ha fatto di tre milioni di lavoratori africani tre milioni di fuorilegge semplicemente perché non servivano più. L'editoriale più duro è quello pubblicato dal settimanale ivoriano L'Echo de l'Afrique col titolo emblematico di -La Nigeria ha assassinato la Ceao-. Al di là del penoso dramma umano dei tre milioni di espulsi e del modo inammissibile in cui lo sono stati — scrive fra l'altro il giornale la Nigeria ha dimostrato che l'Intolleranza non è l'appari nagglo del popoli conquista tori o colonizzatori e che oggi gli Stati africani si trovano nelle condizioni In cui si sono trovati gli europei subito dopo la seconda guerra mondiale. Intanto, concluso l'esodo dei circa due milioni di africani senza regolare permesso di lavoro, la situazione in Nigeria si sta progressivamente normalizzando, e a Lagos si cominciano ad esaminare gli aspetti positivi che la partenza del «clandestini» avrà per la vita sociale ed economica del «gigante africano» (80.000.000 di abitanti). Il risultato più diretto e immediato — secondo i nigeriani — dovrebbe essere una larga disponibilità di posti di lavoro nel settori dell'Industria tessile, del calzaturifici, delle officine meccaniche, delle imprese edili e del lavori pubblici; Si ritiene che l'esodo farà diminuire il contrabbando con i Paesi vicini, che eliminerà i piccoli commercianti e venditori ambulanti, temuti concorrenti dei mercati e del negozi nigeriani. l Accra. Decine di profughi dei Ghana, espulsi dalla Nigeria e appena giunti in patria, fanno la fila alla periferìa della capitale per salire su un autobus che li riporti nei loro villaggi (Telefoto)

Persone citate: Nouvelle