C'è fa Juve, Napoli riscopre il calcio

C'è fa Juve, Napoli riscopre il calcio Tutto esaurito al San Paolo, allenatori a bocca chiusa (ma gioca Furino) C'è fa Juve, Napoli riscopre il calcio DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NAPOLI — Pare di essere tornati a maggio di due anni fa, quando Napoli e Juventus giocavano per lo scudetto. Stesso entusiasmo, stessa tensione, con la gente a spingere e urlare all'arrivo dei bianconeri. In verità, all'ingresso dell'albergo che ospita la squadra è successo anche un latto spiacevole. Son comparsi gli sfollagente in mano agli agenti, e qualche ragazzino è uscito dalla mischia coperto di lividi. Due giovani sono stati caricati sul cellulare e poi rilasciati, ci sono stati momenti di panico e i giocatori della Juventus, un po' pallidi e non per colpa del viaggio, hanno infilato di corsa l'ascensore. Fuori la gente applaudiva e fischiava, non si riusciva a capire se la molla di tanta ressa fosse l'entusiasmo o la provocazione. Duecento persone all'aeroporto, il doppio sul lungomare davanti all'albergo, bandiere e striscioni, clacson impazziti: tutto normale, è arrivata la Juventus. Napoli riscopre cosi il grande calcio, mostrando allo stesso tempo di credere nelle speranze di scudetto dei bianconeri e nelle possibilità di salvezza degli azzurri. Oggi il San Paolo sarà esaurito, oltre1 settantamila spettatori che verseranno nelle casse al momento non floride della società più di settecento milioni di lire. Può darsi che cada anche il record assoluto in campionato stabilito, guarda caso, proprio nel maggio del 1981 contro la Juventus: 730 milioni 178 mila 266 lire. I bagarini, particolare illuminante, vendono i biglietti a un prezzo più alto di due anni fa, segno che la corsa al tagliando si sta facendo frenetica in queste ore che precedono il match. In questo clima tanto acceso, non meravigliano dunque piccole storie curiose legate al gran calcio che torna. Come l'avvertimento del mago clic minaccia iattura a Paolo Rossi, o come il gesto gentile di Andrea Castellini, figlio di Luciano, che scenderà In campo vestito da portiere in omaggio ai due numeri uno della sua vita, il padre e Dino Zoff. Trapattoni e Pasaola, allenatori riva¬ li, non scoprono le loro carte. -Perché dare un vantaggio a Pcsaola, grande giocatore di poker?», dice Trapattoni. E Pesaola: -Non parlo di formazione, la saprete allo stadio. Però non escludo accorgimenti e sorprese». Sul fronte bianconero, quasi certamente giocherà Furino. «Dobbiamo vincere — spiega Trapattoni —, ma non è detto che per vincere sia necessaria per forza una squadra d'attacco. Temo il Napoli, avversario per tradizione difficile, dunque non escludo di iniziare la partita con una formazione coperta. Poi, durante la gara, posso pescare il jolly». Furino in partenza, dunque, e possibile staffetta con Marocchino. Trapattoni, nella mischia del San Paolo, ha bisogno dello spirito guerresco del vecchio capitano. Infine due notiziole. Il Napoli festeggerà oggi la partita numero cinquecento di Pesaola in panchina e la Juventus ha tempo fino ad aprile per far valere la sua opzione su due giocatori dell'Avellino, il centrocampista Vignola e il portiere Tacconi. Carlo Coscia

Luoghi citati: Napoli, San Paolo