C'è una foresta in collina
C'è una foresta in collina Viaggio nel verde di Torino: la strada che da Pino porta a Superga C'è una foresta in collina L'ambiente naturale è quello di oltre duecento anni fa: querce, castagni, betulle, ma anche mughetti, rododendri e mirtilli - Visitatori attenti scoprono lepri, ghiri, tassi Duecentoc.inquanta anni fa, sulla collina torinese vivevano orsi e lupi. Nel boschi trovavano rifugio renitenti alla leva e banditi. Attraversare 1 boschi era un'avventura. Sono passati due secoli e mezzo, la «traversata» non è più un'avventura, i banditi preferiscono la città. Ma, sembra incredibile, c'è ancora un lupo. Anzi, una lupa. Non è selvaggia come i suoi antenati; abbandonata da un padrone ingrato vive la sua libertà lungo la sponda che da Pino porta a Superga. Non è difficile incontrarla, e c'è anche chi le porta da mangiare. Il viaggio nei parchi torinesi (abbiamo già parlato del Colle della Maddalena e delle zone vicine) ci conduce alla strada, che sul crinale della collina, unisce in sei chilometri Pino alla basilica di Superga. In questa zona (strada di vetta o panoramica dei colli, indicata con appositi cartelli), il Comune possiede 88 ettari di boschi con ampie aree di facile accesso, panchine, fontane, portariflutl, sentieri, prati e fiori. Ad ovest l'affascinante corona delle Alpi, ad est le dolci alture del Monferrato. Attorno, querce, castagni, roveri, betulle e conlfere E' questa la parte alta dell'«anello verde., che, con il complesso del Parco della Maddalena, di Superga e quello fluviale del Po, bilancia la mas sieda presenza del cemento. Lungo la panoramica del colli, l'ambiente è rimasto lo stesso di quando dalle Alpi alle foci del Po tutto era foresta. La flora accanto a querce e castagni comprende mughetti e rododendri, 11 giglio martagone e il mirtillo; l'erba della volpe e il colchico, l'anemone e 11 campanellino. Gli appassionati della natura, che al mattino vogliono scoprire 1 segreti del bosco, possono trovare tracce della lepre e del ghiro, del tasso, della volpe e degli scoiattoli. Ci sono fagiani, picchi rossi e verdi, la ghiandaia; a primavera canta 11 cuculo. La manutenzione dei boschi in questa zona — spiega 11 dott. Perucchettl, del dipartimento giardini e alberate del Comune — è stata affidata agli ultimi agricoltori della collina ed a una cooperativa di giovani, oltre che al nostro personale. Su 28 ettari di bosco ceduo, diviso in 35 lotti, devono falciare i prati, ripulire il sottobosco, raccogliere i rifiuti, tagliare i rovi, sistemare il terreno. La cultura contadina può così continuare a vivere, molti giovani hanno una occupazione, i costi di gestione convenienti: da 1S0 a 250 lire il inetto quadro.. Quest'anno, per ottenere l'assegnazione del lavori, hanno concorso 66 famiglie della zona. Cosi l'ambiente naturale che circonda la strada di vetta (ed è una cosa tutta da scoprire) lia una sua tutela, il bosco e la collina tornano a vivere e l'arte contadina non morirà. E proprio In questa zona l'assessorato comunale all'ambiente ha in programma per gli sportivi la realizzazione di una pista di fondo per gli sci. Quando ci sarà la neve sarà come avere una foresta alpina sull'uscio di casa. Accordo Omp Accordo per la vertenza alla •Omp», ditta che produce stampaggi per varie case automobilistiche. Non ci saranno 1 45 licenziamenti richiesti dalla direzione, deciso il ricorso alla cassa Integrazione speciale con rotazione. .La procedura — ha spiegato l'Plm In un comunicato — parrird da maggio con la garanzia per tutti di almeno 30 giorni di lavoro su novanta e l'anticipo del 50 per cento delle competenze Inps da parte dell'azienda.. La direzione della «Omp» ha garantito al 140 dipendenti la presenza in fabbrica di un organismo sindacale proporzionale al numero dei lavoratori presenti. Il tracciato della strada dei colli: una foresta a due passi dal traffico e dai grattacieli
Luoghi citati: Torino
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