Rialzo che contagia tutti

Rialzo che contagia tutti Rialzo che contagia tutti MILANO — Sembra proprio che alla Borsa di Milano ci si sia dimenticati dei tempi bui: dall'inizio dell'anno si assiste ad una ripresa che ha finito col contagiar tutti i comparti del listino: industriali, assicurativi, bancari, tessili, immobiliari, finanziari. Ci sono molti elementi che fanno sperare In bene, che questo rialzo non sia un fuoco di paglia, ma si basi su presupposti validi. Ad esempio, come dichiara Paolo Mattioli, responsabile finanziarlo della Fiat, 'dopo tante false partenze — ha detto in un'intervista che' uscirà sul prossimo numero del «Mondo» —credo che oggi possa "iniziarsi un ciclo di Borsa" forte per tre motivi: l'imminente varo della Visentini bis, la legge sui fondi comuni e non ultimo l'accordo sulla scala mobile. Ma è soprattutto la legge sui fondi a darmi questa sensazione positiva. L'ingresso nel mercato degli investitori istituzionali — ha puntualizzato Mattioli — significa, ovviamente, crescente afflusso di risparmio sul mercato, ma non si tratta solo di una spinta degli acquisti, che al limite potrebbe essere negativa. La presenza dei fondi garantisce una maggiore compostezza del mercato Sino ad oggi 1 risparmiatori si sono tenuti In disparte e a calcare la mano sono stati gli investitori Istituzionali e la speculazione. Ad esemplo, un rialzo del 58 per cento da parte dell'AUtalla, che non opera in un settore particolarmente florido o della Finsider (+42.2%) le cui controllate perdono centinaia di miliardi all'anno, trova difficilmente spiegazione. Lo stesso vale per i titoli che gravitano intorno al Nuovo Banco Ambrosiano e a Carlo Pesenti: come-giustificare il +47.4 per cento di Interbanca, 11 +25,6 del Varesino, il +26,1 di Italcementi e 11 +14,1 di Ras se non con il desiderio da parte di forti gruppi di speculatori di rifarsi di quanto hanno perso lo scorso anno, puntando magari su qualche prossimo ribaltone Tra i bancari si è messa in evidenza Mediobanca (+15,7%): si punta soprattutto sui risultati d'esercizio, che si preannunciano favorevoli, e sul dividendo. Sono andati bene gli industriali piuttosto trascurati in passato: qui hanno giocato a favore di elementi concreti, quali l'accordo sul costo del lavoro e fattori specifici, come 11 lancio della Uno per la Fiat (+19.57c); l'applicazione dei registratori di cassa per l'Olivetti (+22,8%); la ripresa delle fibre tessili artificiali per la Snia (+17,5); l'approssimarsi delle commesse per la realiz¬ zazióne del plano energetico per la Franco Tosi (+21,9%) Richiesti anche i titoli delle comunicazioni, con Stet (+25.3) e Sip (+10.0) in evidenza sotto la spinta dell'au-' mento delle tariffe. Lo stesso vale per Italgas (+26.1); si sono comportate bene anche' Gemina (+19,8) e Montedlson (+9,9). Gianfranco Modolo

Persone citate: Carlo Pesenti, Franco Tosi, Gianfranco Modolo, Mattioli, Paolo Mattioli, Visentini

Luoghi citati: Milano