Rinviata in Urss la «stangata» ma i prezzi salgono in sordina

Rinviata in Urss la «sfangata» ma i prezzi salgono in sardina Più cari i dischi, la carta e gli elettrodomestici, non rincara la vodka Rinviata in Urss la «sfangata» ma i prezzi salgono in sardina MOSCA — Uva -stangata» dal 1~ febbraio, aveva annunciato la «Voce amica, dei moscoviti, il tam-tam che quotidianamente diffonde le notizie taciute dai giornali. E tutti avevano tirato un sospiro di sollievo svegliandosi quel giorno e constatando che non c'era neppure la tanto temuta «supertassa» per gli automobilisti privati (700 mila lire Vanno il bollo di circolazione di una modesta Zhigulì). Ma poi, a poco a poco, molti hanno dovuto ricredersi. Sema botti, in sordina, gli aumenti ci sono stati: striscianti. Nessun annuncio ufficiale è mai venuto, nel Paese che dichiara di non conoscere infla zione e di avere i prezzi più stabili del mondo. D'accordo, non è accaduto come nel settembre 1981. quando la benzina fu raddoppiata e numerosi generi considerati «di lusso» — vodka compresa — aumentarono del 20 o del 30 per cento; ma la rifa dal V febbraio costa ugualmente più cara. Ogni giorno se ne scopre una nuova. L'ufficio postale respinge le lettere affrancate con 4 copechi perché dall'inizio del mese la tariffa è salita a 5 (circa 100 lire); il negozio Melodlja non vende più i dischi a un rublo e 45 (2900 lire, in effetti i prezzi più bassi in Europa) ma a tre rubli e mezzo (7 mila lire, un aumento di quasi il 150 per cento). Sono raddoppiati l prezzi della carta (un quaderno scolastico da 3 a 6 copechi) e sono raddoppiati anche quelli degli articoli per cucito. Non si è toccata la vodka, sennò ci sarebbe sta- ta davvero una rivoluzione (è già carissima: una giornata di salario - medio» per la butylka da mezzo litro), ma sono aumentati del 20 per cento i vini e le bevande non alcoliche (succhi di frutta e bibite gassate). Il 31 gennaio, parlando con gli operai di una fabbrica moscovita, Jurij Andropov aveva sostenuto la necessità di lavorare di più. rilevando una «sproporzione fra 11 volume delle merci nei negozi e il denaro in mano alla gente»: in altre parole troppo il denaro e troppo pochi i prodotti. Di fronte a questo squilibrio, aveva spiegato, si potrebbe intervenire aumentando i prezzi: «Ma questo — arerà detto, dissipando i timori di "stangata" che proprio quella sera erano più acuti — non ci va come via generale». Aveva comunque rilevato che nel sistema sovietico dei prezzi (tutti -politici», con sovvenzioni dello Stato) ci sono «note incongruenze e difformità da eliminare». Era un campanello d'aliar- me. Non sono stati toccati ì generi alimentari di maggior consumo (fra le carni, soltanto quella di vitello, introvabile da anni, ha subito teorici aumenti), ma sono ora più cari i già costosissimi elettrodomestici.

Persone citate: Jurij Andropov, Sema

Luoghi citati: Europa, Mosca, Urss