II caso-Boniek visto dal Widzew di Gian Paolo Ormezzano

II caso-Boniek visto dal Widzew MOMENTO JUVE Gli ex compagni del polacco oggi giocano a Cremona II caso-Boniek visto dal Widzew Il tecnico del Lodz è polemico. Dice: «Un giocatore non fa squadra la Juventus non è Zbigniew e Platini. Patiscono entrambi il dopo Mundial. Boniek non era ancora preparato al vostro calcio». Non lo temono: <<In Coppa Campioni è il Liverpool il nostro rivale» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MALPENSA — La squadra dove ancora pochi mesi fa Boniek giocava da Boniek, il Widzew Lodz (pronunciare visez uc). è arrivata ieri all'aeroporto della Malpensa. volo diretto VarsaviaMilano, per passare una dozzina di giorni in Italia, fra allenamenti e partite amichevoli (il nostro dolce inverno è per i polacchi assimilabile ad una strepitosa primavera). Siamo andati da loro per farli parlare di Boniek, delle sue crisi. Abbiamo vissuto una mezz'ora di teatrino, poi da qualcuno è stato dato ordine di calare il sipario, anzi la cortina di ferro. E i polacchi, bei giovanotti vestiti come qui nel 1968. sono andati in torpedone chiuso agli estranei sino a Cremona, dove oggi giocheranno. •La crisi di Boniek non mi interessa — lia detto Zmuda. l'allenatore — per il semplice fatto che Boniek non gioca con noi. e in Coppa dei Campioni noi dobbiamo incontrare il Liverpool, mica la Juventus». Traduceva River, polacco di Roma, organizzatore della tournee che prevede anche un'udienza privata dal Papa. Ha detto ancora Zmuda. mentre appunto ferveva intorno il teatrino, giocatori che ridevano, altri che sospiravano, dialoghi fitti in cui solo un nome era chiaro, appunto Boniek: -Non capisco perché non rolete considerare che una squadra è di undici persone. A stare alle vostre domande, ed anche a cosa hanno scrìtto i due giornalisti polacchi slnora venuti in Italia, la Juventus è da voi ritenuta soltanto Boniek e PlatinL I due patiscono semplicemente la crisi che tocca tutti i campioni dopo il Mundial-. — Parlate con Boniek? -Al telefono, quasi ogni giorno. Io l'ho allenato, per un anno e mezzo, penso di essergli amico. Gli dico di avere pazienza. Forse non era preparato psicologicamente alrimpatto con il vostro mondo-. E intorno gente che ammiccava, sbuffava, ridacchiava, alzava gli'occhi al cielo. Secchi conversari. Il personaggio più importante sembrava essere 11 capodelegazlone, Wronski, cappotto in montone scuro rovesciato, da capoccia. Frette improvvise, poi di colpo dieci atleti giù dal torpedone, e tutti insieme al gabinetto. Boniek avrebbe lasciato la squadra anche per saturazione logica, anzi psicologica, era troppo -star... Da Varsavia lo hanno pregato di giocare oggi, almeno dieci minuti, per fare pubblico, visto che 1 polacchi sono a percentuale sull'incasso: ma lui adesso denuncia un male al ginocchio, una scarpata. Insomma, Boniek fuori sintonia. -Abbiamo un grande giocatore, non è Boniek è Smoìarek, e lui il leader, siamo primi in classifica con lo Slask-: cosi l'allenatore, mentre il suo vice Gapinski andava a telefonare a Torino, casa del suo grande amico Zbigniew Boniek, e uno diceva: «Purché non risponda la moglie, quella riaggancia-. Insomma al molti misteri di Boniek aggiungiamo anche questo atto unico intitolato a lui. I polacchi sono In Italia per allenarsi all'aperto, da loro il campionato è sospeso dai primi di novembre, c'è stato uno stage della Nazionale in Pomerania e a momenti morivano tutti di freddo. Eccoli (i primi undici cominceranno 11 match di oggi con la Cremonese, ore 15): Mlynarczyk, Swlatek, Grebosz, Kamtnski. Wojcicki, Tioklnskl, Klopczynskl, Myelinski. Mierzwinskl, Romanski, Wozniak. Wraga; più il «capo» Zmuda, Gapinski e un massaggiatore. Dopo Cremona, 11 Ciocco, con partita a Barga il 10 e a Pisa (tivù per la Polonia) il 13. Quindi Roma Vaticano il 14 mattina e «processo del lunedi... match con la Cavese il 16. forse un match nel Nord il 18, poi a casa. Ci sono tre nazionali di Spagna, cioè Mlynarczyk, Smoìarek e Wojcicki, tre nuovi nazionali cioè Mierzwinskl, Swlatek. Wraga. Boniek che è intelligente avrebbe detto: «Siefe forti anche sema di me, e poi in Coppa dei Campioni dovete andare avanti non solo sema di me, ma contro dime-. Gian Paolo Ormezzano