Uccise il massaggiatore nel suo studio: 14 unni

Uccise il massaggiatore nel suo studio: 14 unni Rievocato in appello il delitto di via Calvi (marzo '79) Uccise il massaggiatore nel suo studio: 14 unni I giudici hanno confermato le stesse pene del primo giudizio per l'omicida e la moglie (12 anni) ex amante della vittima Giudizio d'appello per i coniugi Antonino Noto, ex guardia giurata dei «Cittadini dell'Ordine», e Corradina Di Pietro, responsabili d'aver ucciso il 1" marzo '79 Emanuele Maringola. titolare di uno studio di estetica, in via Calvi 39. La prima corte d'assise d'appello (pres. Ricca Barbcris) ha confermato in pieno la sentenza già inflitta dalle assise il 5 maggio '82: 14 anni e 8 mesi di reclusione per lui e 12 anni per lei. Una vicenda torbida, con personaggi ambigui. Corradina Di Pietro. 34 anni, frequenta una palestra ginnica per dimagrire. Decide di diventare estetista e si impiega da Emanuele Maringola. 59 anni. Antonino Noto, marito distratto e tiepido ma solo nei confronti della moglie, diventa presto il terzo lato del classico triangolo: Corradina Di Pietro accetta di diventare l'amante di Maringola. Le cose si complicano quando la donna prende l'iniziativa di praticare altri «massaggi» ai clienti dello st jdio di via Calvi. Quando l'amante se ne accorge, approfitta della situazione e partecipa agli utili, le tariffe extra che l'estetista chiede ai suoi «beneficiati». Ma la paura di perdere la giovane collaboratrice gli fa decidere di registrare i sospiri c le frasi d'amore su nastri che un domani potrebbero tornargli comodi. Gli saranno invece fatali. Perché quando Corradina Di Pietro, stanca del tran-tran, decide di aprire uno studio per conto proprio, il ricatto di Maringola, che minaccia di rivelare tutto al marito, ottiene un effetto disastroso. Antonino Noto arriva di sera allo studio. E' armato, tenta senza riuscirci di farsi consegnare i nastri. Maringola resiste e lui gli spara tre colpi e lo uccide. I giudici delle assise gli hanno riconosciuto le attenuanti generiche prevalenti e la provocazione: 14 anni e 8 mesi (inclusa la condanna per l'arma). 12 anni per lei. Dello stesso avviso sono stati i giudici d'appello confermando la sentenza. Parte civile nel processo, l'avvocato Fanelli, difensori avvocati Auberti. Garuso e Bernardo. ir Leonilda Porello. originaria di Castagnito (Cuneo), che il 9 febbraio avrebbe compiuto 52 anni, è stata colta da un collasso nella sua abitazione di via Adua 12. a Collegno. Portata al Martini di via Tofane vi è giunta cadavere. Colto da malore in casa. Pietro Biasetti, 69 anni, via Alessandria 39. è morto men tre il fratello Emilio lo porta7 va. in ambulanza, al pronto soccorso dell'Astanteria Martini.

Persone citate: Antonino Noto, Corradina Di Pietro, Di Pietro, Fanelli, Pietro Biasetti, Porello

Luoghi citati: Castagnito, Collegno