Centrali lombarde si scelgono le località

Centrali lombarde si scelgono le località Centrali lombarde si scelgono le località MILANO — Le due centrali che il Piano energetico nazionale prevede per la Lombardia sono «irrinunciabili^. Lo ha detto chiaramente il ministro Pandolf 1 che ieri ha chiuso a Milano il suo giro di ricognizione nelle località dell'Italia Settentrionale indicate come suscettibili di insediamenti. Le due centrali sono quella nucleare da 2000 MW e quella a carbone da 1320 MW (due gruppi da 660. gruppi unificati uguali per tutte le centrali che si costruiranno, come è unificato il progetto delle centrali nucleari). Le due localizzazioni per quest'ultima sulle quali, entro il 15 marzo, partiranno le indagini sull'idoneità dei siti sono nel Mantovano: la prima nella zona di San Benedetto Po, la seconda a Viadana. Per il carbone la scelta è già da tempo caduta su Bastida Pancarana; ed anzi è in corso 10 studio di fattibilità anche per quanto riguarda la fornitura di carbone dal porto di Vado Ligure. Avverrebbe attraverso la teleferica di Cairo Montenoite: di qui a Pavia e a Bastida. Si è parlato, durante gli incontri di ieri, anche di teleriscaldamento. Bastida Pancarana è da escludersi, almeno per quanto riguarda Milano, perché è a 60 chilometri dalla città e il trasporto di acqua calda sarebbe troppo difficile; 11 discorso teleriscaldamento è valido invece per la centrale di Tavazzano che è a meno di 30 chilometri e sulla quale già si compiono esperimenti per l'uso in campo agricolo dell'acqua a bassa temperatura.

Persone citate: Bastida, Mantovano