Oggi la scelta di Fanfani per l'Eni tra una «rosa» di quattro candidati

Oggi la scelta di Fanf ani per l'Eni tra una «rosa» di quattro candidati 11 capo del governo dovrebbe convocare il Consiglio dei ministri per la ratifica Oggi la scelta di Fanf ani per l'Eni tra una «rosa» di quattro candidati Si fanno i nomi di Milvio, Reviglio, Schitnberni e Ratti - Spadolini: «Ferree regole contro l'occupazione della società da parte dei partiti» ROMA — La tormentata vicenda della presidenza Eni dovrebbe chiudersi oggi. Salvo sorprese sempre possibili ma ritenute da fonti autorevoli mtnolto improbabili-, Fanfani dovrebbe convocare entro stasera il Consiglio dei ministri ed annunciare il nome del nuovo presidente. Ieri sera, 11 personaggio più quotato era il professor Milvio, presidente dell'Ansaldo. Milvio spiccherebbe, anche se. non di molto, in una «rosa» che comprende l'ex ministro Revlgllo, il presidente della Montedison Schimbernl e il «ministro degli Esteri» dell'Eni Ratti. Sembra caduta la candidatura di Forte perché la legge stabilisce una incompatibilità di un anno tra la carica di ministro e quella di un presidente di un ente pubblico. Forte piacjeva molto sia a Fanfani sia a Craxl; anche De Mita sarebbe stato contento perché il ministro delle Finanze possieda tutti 1 requisiti di prestigio e di professionalità richiesti dal leader de per far dimenticare all'opinione pubblica il brutto affare del dimissionamento di Colombo. Per 11 candidato alla presidenza dell'Eni, Fanfani, giunto quasi al .momento della verità», tratta ormai soltanto con De Mita per la de, con Craxi per 11 psi. Longo (psdi) e Zanone (pli), dopo i colloqui di mercoledì scorso, non sono stati esclusi ma si sono garbatamente autoesclusi dalla vicenda. Longo ha augurato al presidente di scegliere presto e bene e. naturalmente, di fare l'Impossibile per evitare una crisi per l'Eni. Quanto al contrastato e fatidico nome, il leader del psdi non ha preferenze o, comunque, non desidera esprimerle; dal psdi (e dal pli) trapela una notevole soddisfazione per essersi trovati completamente fuori, sin dall'inizio, da questa brutta grana. E' dunque un autorevole «triangolo» (con De Mlchelis «quarto uomo») che entro stasera deve chiudere definitivamente una vicenda in molti atti, alcuni tinti di dramma, altri di farsa. Tra l'altro, due del protagonisti, Craxl e De Mita, si sono ammalati uno dopo l'altro, ufficialmente di influenza, per altri di «epidemia Eni». Dalla sua abitazione privata anche ieri De Mita ha fatto sapere ad alcuni amici di non aver niente contro Ratti, né come persona né, tanto meno, come manager. Il segretario de insiste sulla tesi del «grande salto di qualità» unicamente e soltanto per l'effetto negativo che ha avuto sulla gente quest'ultima diatriba di «palazzo». Auspica che tutto finisca oggi nel migliore dei modi e, per l'avvenire, proporrà un «comitato di garanti» supcrquallficato che dovrà dare un placet decisivo sulle future nomine negli enti pubblici. Avrebbe fatto anche alcuni nomi: Bobbio, Montalenti. Merzagora, Lazzati, Valianl. Dal .Raphael» Craxi ha fatto sajiere a Fanfani che Milvio e gli altri nomi della «rosa» vanno abbastanza bene ma che rimane un «problema Ratti». Il ministro De Michelis insiste per Ratti, anche se in modo meno intransigente dei giorni scorsi. Ma perché balte tanto su questo nome?, gli é stato chiesto ieri dopo il suo discorso In commissione. -In un Paese dove tutti piegano la schiena, ci vuole quulLuea Giurato (Continua a pagina 2 In ottava colonna) SPADOLEMl

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