Salerno, cadono gli uomini di Cutolo

Salerno, cadono gli uomini di Cutolo Un'altra strage della camorra: tre uccisi e un quarto sfugge all'agguato Salerno, cadono gli uomini di Cutolo SALERNO — La strage continua. Altri tre morti mercoledì sera nella lotta tra bande rivnli per conquistare il vertice della camorra. Tre vittime che appartenevano alla banda di Raffaele Cutolo e che 1 «Giustizieri campani», un'altra organizzazione criminale, vorrebbero scalzare. La strage è stata rivendicata con due telefonate da uno sconosciuto che parlava con forte inflessione dialettale, ila indicato il posto dove la polizia poteva trovare 1 cadaveri : alla periferia di Lancusi, sull'autostrada Avellino-Salerno. Sembra che una quarta persona sia scampata alla strage. SI tratterebbe di un detenuto in semilibertà. I tre uccisi avevano un curriculum che andava dal furto alla rapina, dalla ricettazione allo spaccio di droga. Sono Andrea Maisto, 31 anni, Ciro Villacaro, di 28, che abitavano a Salerno: Francesco lannuzzi, 32 anni, residente a Pontecagnano. Anche il quarto sarebbe stalo identificato e gli investigatori sperano che possa dare elementi utili per arrivare ai killers. Vorrebbero anche sapere che cosa faceva in compagnia delle tre vittime. I «cutoliani» viaggiavano su due auto: Villacaro era con Iannuzzi su una «A112», Maisto e lo sconosciuto su una «Ritmo». La direzione di marcia era verso Avellino. I killers li seguivano su almeno tre vetture, secondo una tecnica ormai collaudata delle esecuzioni volanti. Quando arriva il momento di agire, una macchina degli assassini precede quella della vittima per impedire che possa accelerare e allontanarsi, una seconda le si accoda per bloccare ogni ten¬ tativo di invertire la marcia, la terza l'affianca. Ed 6 da quest'ultima che sbucano le canne mozze della lupara o quelle del mitra. I tre «cutoliani» sono stati sorpresi all'uscita da un tunnel nei pressi dello svincolo per Baronissi. Non hanno avuto scampo. Le auto senza controllo hanno piegato sulla destra e si sono bloccate sul ciglio erboso. Erano le 22.30, nessuno sarebbe stato testimone della stra- ge. Iannuzzi non è morto subito. Ha cessato di vivere durante il trasporto all'ospedale sull'auto di uno sconosciuto che lo ha poi scaricato davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Salerno. La prima telefonata che annunciava la strage è stata fatta alle 23,30 alla redazione di un giornale. -Abbiamo sterminato un commando cutoliano — ha detto forse uno degli assassini —, parlo a nome dei "Giustizieri campani"-. Ma l'informatore ha anche precisato che le vittime erano quattro. Il quarto morto però non è stato trovato. Solo più tardi gli investigatori hanno saputo di chi si trattava. Sembra che l'uomo sia rimasto ferito e si sia salvato rimanendo immobile quando 1 killers hanno controllato se tutti i loro colpi avevano raggiunto il bersaglio. La seconda telefonata è stata fatta verso mezzanotte. I «Giustizieri campani» sono in realtà killers assoldati' dall'organizzazione camorristica «Nuova famiglia», capeggiala, secondo la polizia, dal boss di Forcella, Luigi Giuliano, detto .O' Lione», e da quella dei «Mazzoni, alla cui guida è Antonio Bardellino che agisce ai confini della provincia di Napoli con Caserta. Sono due bande impegnate a stroncare l'organizzazione di Raffaele Cutolo per aver maggior spazio nel traffico di stupefacenti, nella prostituzione e nel racket delle estorsioni. La scorsa settimana 1 «giustizieri» avevano tolto di mezzo a Roma Vincenzo Caslllo, un altro amico di «don Raffaele», dilaniandolo con una carica di tritolo nella sua automobile, a. 1. »—-'-»-"-—M J+*L* u ritiri Mifr

Luoghi citati: Avellino, Baronissi, Caserta, Lione, Napoli, Roma, Salerno