Carnevale scalda il motore

Carnevale scalda il motore La gran festa dell'allegria non ha ancora coinvolto l'intera città Carnevale scalda il motore Animazione, concerti e maschere in via Po, ma i passanti non si lasciano ancora coinvolgere - Dicono gli organizzatori: «Si scateneranno sabato, durante il ballo aperto a tutti» 11 Carnevale impazza (come organizzazione), la gente un po' meno. Difficile dire se la festa ingrana o se alla fine risulterà una scommessa perduta. Il collaudo vero da cui trarre pronostici e non solo magie per 11 futuro si avrà sabato e domenica quando via Po resterà chiusa per 11 ballo in maschera a cui tutti sono invitati senza limiti d'età. 11 torinese ha un suo atavico ritegno e prima di sciogliersi è abituato a rifletterci sopra se vale la pena o no e chi non appartiene come origine alla città deve averne un po' assimilato le abitudini perché, ieri per esempio, nonostante la splendida giornata primaverile sotto 1 portici la gente tirava dritto badando più che altro ai fatti suoi. Eppure di cose strambe ne succedono in via Po: il teatrino delle marionette dispensa battute vivaci, un gruppo di veneziani del teatro Modo e altri animatori armati di tamburi e trombe fanno 11 diavolo e quattro, gruppi masche¬ rati entrano ed escono dai negozi, abbordano passanti, Poi c'è il laboratorio delle maschere e quello del trucco che sono una trovata eccellente. , Visto cosi, per strada, 11 pubblico appare come staccato, quasi In attesa. Dunque la festa è da buttare? Tenuto conto che è una novità dopo anni di silenzio, c'è invece da sperare molto perché un minimo di rodaggio ci vuole e perché dietro la maschera seriosa e le abitudini consolidate la fantasia non è certo rugginosa. Intanto ci sono 1 bambini a far da battistrada: piccoli, sorridenti si sottopongono al trucco fermi come statue per minuti e minuti: roba che a casa non farebbero mai nemmeno ad Implorarli. E sono loro a tirar dentro nei laboratori madri e padri a giocare al -fai da te la maschera». E sono loro a battere le mani e nulla è più contagioso del sorriso di un bimbo. E' vero che verso le 18,30 i portici sono già deserti. -Però — dice Violetta Avogadro del comitato esercenti — martedì c'era folla mai vista. Soddisfatta? «Si, anclie perché abbiamo trovato una risposta positiva nell'amministrazione comunale, abbiamo sentito che c'è la volontà di tirar su questa nostra via Po». Il fioralo Giovanni Cesoia espone tra magnifiche piante un grintoso Gianduia e sulla vetrina ha Impresso una scritta piemontese che Invita a darsi da fare perché la via torni qual era un tempo. Dice: «L'occasione è buona, la gente risponde. Bisvynava pur cominciare». Forse ha ragione Vanna, gentile commessa dagli occhi chiari, stretta In costume di velluto nero: «Mai avrei immaginato di circolare cosi vesttta, invece eccomi qua. Sbaglia chi pensa al Carnevale di Rio o a guelfo di Venezia. A Torino è già una gran cosa far scendere la gente dal terzo piano, farla passeggiare fuori orario. E la gente per strada c'è e sabato farà anche festa». p.p.b. gg gp lianibiiii, ragazze, giovanotti, ma anche adulti, umiliano i banchetti dei truccatori allestiti davanti alle profumerìe di via Po

Persone citate: Giovanni Cesoia, Violetta Avogadro

Luoghi citati: Torino, Venezia