Mezza Italia senza inverno di Piero Bianucci

Mezza Italia senza inverno Mezza Italia senza inverno e é Il 1816 è passato alla storia della meteorologia come l'anno senza estate. Il 1983 diventerà famoso come l'anno senza inverno? In effetti da oltre due mesi le condizioni del tempo sull'Italia del Nord solilo eccezionali: sole, temperatura mite, rara la pioggia anche nella zona tirrenica, rarissima la neve. Pare che da due secoli non ci sia più stata una stagione cosi. Che cosa succede nella macchina del clima? Si tratta di un'eccezione che rientra tuttavia nella media statistica o siamo di fronte a una vera e propria inversione di tendenza che relegherà tra i ricordi gli inverni lunghi e gelidi? Michele Colacino dirige l'Istituto di Fisica dell'atmosfera del Consiglio Nazionale delle Ricerche in piazza Sturzo. a Roma. La sua prospettiva non è quella limitata del meteorologo, ma tende a una visione globale del clima, su scala planetaria. «Certamente — spiega il prof. Colacino — nella prima metà del secolo ce stata una tendenza generale all'aumento della temperatura su tutto il pianeta. Queste variazioni di lungo periodo sono normali: per esempio dal Cinquecento fino all'inizio dell'Ottocento c'è stata la cosiddetta "piccota èra glaciale" che ha portato a una forte espansione dei ghiacciai. Nel nostro secolo invece i ghiacciai sono andati arretrando, segno di una generale tendenza a un clima più mite». — Ma le caratteristiche meteorologiche di questo inverno sono diverse da quelle solite? •Stiamo attraversando un inverno molto favorevole come temperatura e anche stranamente secco, ma non credo che possa essere definito eccezionale. Rientra nella media, e la media non può essere fatta sull'arco di pochi anni ma solo su periodi molto lunghi. Dal punto di vista meteorologico abbiamo un campo di alte pressioni quasi stabile sul Mediterraneo, con venti deboli da Nord, per cui le perturbazioni scivolano via verso i Balcani fermandosi al di là delle Alpi». — Questo è anche il motivo del frequente vento fohn che ha investito le città del Nord? «Certo: una parte della massa d'aria spinta contro le Alpi riesce a valicare le montagne come l'acqua può tracimare da una bacinella, e quest'aria, scendendo a valle, si comprime e quindi si riscalda: è appunto il fenomeno del fohn». — Come si può spiegare la tendenza all'aumento della, temperatura su scala planetaria? «Non abbiamo interpretazioni sicure. C'è chi la attri- Piero Bianucci (Continua a pagina 2 In quinta colonna)

Persone citate: Colacino, Michele Colacino

Luoghi citati: Italia, Roma