Billy e Ford si spartiscono l'Europa

Billy e Ford si spartiscono l'Europa BASKET DI COPPA A San Siro due squadre italiane anticipano la possibile finale dei «Campioni» Billy e Ford si spartiscono l'Europa Stavolta faremo tutti 11 tifo per il Billy. E' il quarto Bìlly-Ford dell'anno, quello di stasera a 8an Siro, e potremmo essere soltanto a metà. Milano e Canta possono incontrarsi ancora tre volte nei playoff di campionato e sperano di ritrovarsi soprattutto alla fine del cammino di questa Coppa Campioni, sul cocuzzolo della finalissima. Per arrivare a quell'appuntamento il Billy deve assolutamento vincere stasera, mentre la Ford è solo alla ricerca di garanzie forse superflue. Questa fragilità di motivazioni ha già giocato un brutto scherzo ai campioni d'Europa giovedì scorso a Mosca, ma di quei due punti, come di quelli di San Siro, la Ford non aveva bisogno: è in ogni caso perfettamente -in tabella., nella scalata al primo o secondo posto nel girone finale. Per tenere fede alla stessa tabella (tutte vittorie In casa più due vittorie in trasferta) il Billy deve vincere invece oggi e poi fra due settimane a Zagabria. Parrebbe tutto facile, insomma: il Billy batte stasera la Ford e le nostre due squadre vanno a giocarsi l'Europa il 24 marzo a Grenoble. Ci sono però due grossi -però» davanti al pronostico di stasera, oltre alla tradizionale, radicata, radicale rivalità fra i due clan, che azzera ogni possibilità, se non di «combine», di accondiscendenza. In primo luogo la Ford, già scottata a Mosca, non può permettersi di regalare a piene mani. Le tabelle sono tranquillizzanti fino ad un certo punto, tutto può andare a catafascio se il giorno in cui arriva il Real a Cantù si storce una caviglia Brewer e a Marzorati viene l'orticaria. In se condo luogo il Billy quest'an no non ha ancora potuto far vedere a nessuno di saper vincere con la Ford. In Coppa, a Cantù, i campioni d'Italia persero per 63-69 (brutta partita), in campionato furono beffati a Milano (75-77, partita caotica) e bruciati a Cantù (65-68, partita bella). In tutte e tre le occasioni, secondo Dan Peterson, la Ford sputava sangue, mentre il Billy giochicchiava presuntuosamente^. Ma Peterson si sbaglia di grosso: il Billy ha perso tutte e tre le partite proprio perché per tre volte si è ingolfato in un eccesso di carica agonistica, si è raggomitolato nella propria rabbia, si è arruffato nell'ansia di vincere, di stracciare gli avversari, di vendicare chissà quale onta, forse ancora la terribile sconfitta nei playoff di due anni fa, dopo due supplementari al terzo incontro, a San Siro. Chissà: fatto sta che per tre volte, contro la Ford, si è visto un Billy afflitto da complessi, per niente lucido, affatto differente dalla fredda e ruggente macchina da vittorie che un anno fa produsse il ventesimo scudetto. Si sa: il Billy migliore non è quello che «sputa sangue» e basta, ciecamente. E' il Billy che suda le sue magliette in difesa, picchiando il giusto, e poi invece si accheta in una manovra d'attacco gelida, avara, razionale, meglio se ravvivata da qualche contropiede, ma normalmente ire nata nella completa esecuzio ne degli schemi, comandata da D'Antoni, gestita da Meneghin smistatore-risolutore conclusa da tiratori di mano sicura come Gianelli e i Bo selli. Il Billy che si avventa come un toro infuriato, può sputare ciò che vuole, ma difficilmente incornerà il bersaglio. Con tro la Ford, poi. finirà sempre per pagare la minor scioltezza, l'inferiore destrezza in velocità. Gianni Menichellì Billy-Ford: i canestri di «Cucciolone» Bryant (a sinistra) e gli strilli di Dan Peterson (a destra)

Persone citate: Brewer, Canta, D'antoni, Dan Peterson, Gianelli, Marzorati, Meneghin, Peterson