I medici: «Ci sentiamo beffati» e rendano più dura l'agitazione

I medici: «Ci sentiamo beffati» e rendano più dura l'agitazione Domani mattina nuova assemblea regionale nell'aula magna delle Molinette I medici: «Ci sentiamo beffati» e rendano più dura l'agitazione Già sei gli ospedali nei quali gli ordini, di servizio devono essere disposti dai direttori - «Non ci pagano il lavoro negli ambulatori; facciamo fallire la politica del territorio» I medici ospedalieri concedono una tregua fino alle 12 di domani. Oggi cominciano la nuova serie di scioperi generali e lavorano a turni ridotti, secondo le modalità seguite le scorse settimane. Domani alle 10,30 si riuniranno in assemblea regionale nell'aula magna delle Molinette e decideranno se rifiutare ogni tipo di servizio, comprese le urgenze. In questo caso sarà la Prefettura a ordinare al sanitari di presentarsi In reparto. Si arriverà Insomma alla precettazione. Al Nuovo Martini, al Regina Margherita, al Santa Croce di Moncalieri, 1 medici hanno rifiutato da lunedi di organizzare i turni di copertura elavorano In base agli ordini di servizio disposti dai direttori sanitari. Ieri hanno aderito alla nuova forma di agitazione il Maria Vittoria, 11 Maria Adelaide e 11 Cto: 1 sanitari hanno firmato individualmente il documento da presentare alla direzione. Soltanto domani, però, durante la maxi-assemblea delle Molinette verrà decisa la strategia da seguire. Le Indicazioni che vengono da tutti gli ospedali fanno pensare a un inasprimento della vertenza. La Prefettura ha già chiesto gli elenchi dei medici In servizio al Nuovo Martini per organizzare le coperture dei servizi. I dirigenti delle Usi hanno informato della situazione 11 ministro Altissimo. I responsabili sindacali delle principali organizzazioni (Anpo. Anaao, Cimo) avverto¬ no che la protesta «sta per esplodere'. Lunedi sera, dopo le assemblee all'Ordine dei medici, è partita una vera e propria diffida agli Incaricati delle trattative: l'Invito a non accettare 11 programma proposto dal governo. Secondo 11 dottor Franco Diano, responsabile provinciale della Cimo, c'è la sensazione che questo sia -l'ultimo contratto da poter gestire-, che gli scioperi precedenti non abbiano prodotto gli effetti sperati e che la base sia decisamente avviata « verso lo sciopero non regolamentato-. Non assicurando le urgenze, 1 medici vogliono quindi giungere alla precettazione forzata. .Vogliamo farci sentire — conferma il dottor Francesco Italiano, aluto di medicina al Nuovo Martini —, manifestare tutto il nostro scontento. Finché lo sciopero è stato autoregolamentato non abbiamo ottenuto la necessaria risonanza-. Il dottor Antonio Mlletto, segretario dell'Anaao, chiarisce che 11 rifiuto di organizzare i turni, le spinte verso la precettazione nascono dalla sensazione di 'Sentirsi beffati- a Roma: •! colleghi hanno considerato come narcotici e sedativi le voci in arrivo. Si sentiva dire che le trattative erano a buon punto mentre si riproponevano esattamente le stesse cose già bocciate». Chiarito l'equivoco, la risposta, In sintesi, è stata questa: =Riconosciamo il diritta alla salute del malato. Noi sia-. mo disponibili, ma obbediamo solo ai comandi. Non vogliamo responsabilità organizza-. Uve, non siamo corresponsabili dello sfascio. Basti un esemplo: non ci vengono riconosciute le indennità per illavoro fuori Diario negli ambulatori? Chiudiamo gli ambulatori e i malati non sapranno più dove andare: sarà la dimostrazione che è fallita là' politica del territorio. Ma non l'avremo voluto noi-.

Persone citate: Antonio Mlletto, Cimo, Franco Diano

Luoghi citati: Moncalieri, Roma